Firenze – “Come l’emergenza alluvioni anche quella sismica è una nostra priorità, su cui lavoriamo senza interruzioni”: così il presidente della Regione Enrico Rossi ha commentato il vertice sulla situazione del post sisma in Lunigiana e Garfagnana che si è tenuto a Firenze.
Il sisma ha colpito queste due zone della Toscana tra giugno e luglio scorso con diverse scosse. Secondo quanto reso noto in Lunigiana e Garfagnana, attualmente, sono 1151 le abitazioni inagibili, di cui 337 prime case: di queste 148 sono a Fivizzano, 108 a Casola in Lunigiana, 45 a Minucciano, 10 a Gallicano e le altre in altre località. Rossi ha chiesto ai sindaci dei comuni di fornire una scheda per ogni nucleo familiare, che indichi una stima dei danni subiti dall’abitazione e la composizione e il reddito del relativo nucleo familiare.
Secondo quanto è stato reso noto dalla Regione, al momento l’unico fondo a disposizione per interventi di ripristino delle prime case è quello del “decreto del Fare”, che prevede una detrazione fiscale del 65% in dieci anni (per interventi fino a un massimo di 96.000 euro). La misura è valida fino al 31 dicembre 2013 e se non sarà rinnovata, vedrà subentrare l’aiuto della Regione Toscana, ha annunciato Rossi. La giunta sta individuando anche altri tipi di interventi a seconda della situazione sociale: per chi è in condizioni di indigenza un intervento diretto, di tipo sociale; per nuclei con altro livello di reddito un aiuto in forma di garanzia per accedere al mutuo e un contributo in conto interessi sul mutuo stesso; per redditi ancora superiori l’aiuto sarebbe limitato alla garanzia sul mutuo (le fasce di reddito però non sono state ancora stabilite).
Analogamente è intenzione della giunta regionale intervenire per le 814 seconde case inagibili censite: in questo caso va ricordato che la detrazione fiscale prevista in sede nazionale scende al 50%. Infine per quanto riguarda la situazione degli edifici scolastici della zona è attesa entro la fine della settimana la valutazione da parte degli uffici del commissario: l’obiettivo è che a settembre l’anno scolastico si apra regolarmente.
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da obiettivotre.com