TERREMOTO: LE MAPPE INGV DI PERICOLOSITA’ SISMICA IN ITALIA

mappa_opcm351917 febbraio 2013 –

COSA E’ LA PERICOLOSITA’ SISMICA
La pericolosità sismica, intesa in senso probabilistico, è lo scuotimento del suolo atteso in un dato sito con una certa probabilità di eccedenza in un dato intervallo di tempo, ovvero la probabilità che un certo valore di scuotimento si verifichi in un dato intervallo di tempo (scarica la versione in PDF della mappa, 1 MB).

Questo tipo di stima si basa sulla definizione di una serie di elementi di input (quali catalogo dei terremoti, zone sorgente, relazione di attenuazione del moto del suolo, ecc.) e dei parametri di riferimento (per esempio: scuotimento in accelerazione o spostamento, tipo di suolo, finestra temporale, ecc.).

In queste pagine verranno presentati i diversi studi condotti in Italia,  e saranno mostrati i riferimenti ai principali elementi che entrano nel calcolo della pericolosità sismica.

PERICOLOSITA’ SISMICA DI RIFERIMENTO PER IL TERRITORIO NAZIONALE

Con l’Ordinanza PCM 3274/2003 (GU n.108 dell’8 maggio 2003) si è avviato in Italia un processo per la stima della pericolosità sismica secondo dati, metodi, approcci aggiornati e condivisi e utilizzati a livello internazionale. Per la prima volta si è delineato un percorso per il quale venivano definite le procedure da seguire, il tipo di prodotti da rilasciare e l’applicazione dei risultati. Un documento di tale tipo avrebbe infatti costituito la base per l’aggiornamento dell’assegnazione dei comuni alle zone sismiche. L’INGV si è fatto promotore di una iniziativa scientifica che ha coinvolto anche esperti delle Università italiane e di altri centri di ricerca. Questa iniziativa ha portato alla realizzazione della Mappa di Pericolosità Sismica 2004 (MPS04) che descrive la pericolosità sismica attraverso il parametro dell’accelerazione massima attesa con una probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni su suolo rigido e pianeggiante.

Dopo l’approvazione da parte della Commissione Grandi Rischi del Dipartimento della Protezione Civile nella seduta del 6 aprile 2004, la mappa MPS04 è diventata ufficialmente la mappa di riferimento per il territorio nazionale con l’emanazione dell’Ordinanza PCM 3519/2006 (G.U. n.105 dell’11 maggio 2006).

La legislazione nazionale prevede che l’aggiornamento delle zone sismiche spetti alle singole Regioni e Province Autonome, sulla base di criteri definiti a scala nazionale. In seguito all’Ordinanza PCM 3519/2006, le Regioni e Province Autonome che volessero aggiornare tale elenco devono basarsi sui valori di accelerazione proposti dalla mappa di pericolosità sismica MPS04 per individuare le soglie che definiscono il limite tra una zona sismica e un’altra. La situazione aggiornata delle zone sismiche è disponibile nel sito del Dipartimento della Protezione Civile.

Successivamente, nell’ambito del progetto INGV-DPC S1 (2005-2007), sono state rilasciate una serie di mappe di pericolosità sismica per diverse probabilità di eccedenza in 50 anni, basate sullo stesso impianto metodologico e sugli stessi dati di input di MPS04. Inoltre sono state prodotte mappe per gli stessi periodi di ritorno anche in termini di accelerazioni spettrali. Per ogni punto della griglia di calcolo (che ha una densità di 20 punti per grado, circa un punto ogni 5 km) sono oltre 2200 i parametri che ne descrivono la pericolosità sismica. Questa mole di dati ha reso possibile la definizione di norme tecniche nelle quali l’azione sismica di riferimento per la progettazione è valutata punto per punto e non più solo per 4 zone sismiche, cioè secondo solo 4 spettri di risposta elastica.
Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha emanato nuove Norme Tecniche delle Costruzioni (NTC08) con il D.M. del 14 gennaio 2008 (G.U. n.29 del 04/02/2008) nelle quali la definizione dell’azione sismica di riferimento si basa sui dati rilasciati da INGV e dal Progetto S1. Questi dati sono pubblicati in siti dell’INGV realizzati appositamente.

Mappa di pericolosità sismica di riferimento (Ordinanza PCM 3519/2006)
I dati online della pericolosità sismica in Italia
Mappe interattive di pericolosità sismica

STUDI E PROGETTI DI PERICOLOSITA’ SISMICA

L’INGV conduce studi di pericolosità sismica a scala da regionale a nazionale e partecipa a progetti internazionali. Questi studi hanno, tra altri, lo scopo di migliorare i metodi di indagine scientifica per aumentare le conoscenze, di implementare i codici di calcolo della pericolosità sismica, di mettere a punto modelli aggiornati di probabilità di occorrenza dei terremoti (earthquake forecast). Non nascono con lo scopo di modificare o di aggiornare la mappa di riferimento, per la quale l’Ordinanza PCM 3519/2006 definisce anche la procedura di aggiornamento. Sono però attività alle quali INGV partecipa e contribuisce con tutto il proprio know-how scientifico e tecnologico.

Progetto INGV-DPC S2 (2007-2009)
Realizzazione di un modello dinamico sperimentale di valutazione della pericolosità sismica a scala nazionale
Progetto INGV-DPC S1 (2007-2009)
Determinazione del potenziale sismogenetico in Italia per il calcolo della pericolosità sismica
SHARE EU Project – Seismic Hazard Harmonization in EuropeEarthquake forecast
Probability of large earthquakes in ItalyCSEP – Collaboratory for the Study of Earthquake PredictabilityFonte: ingv.it