SCUOLE ANTISISMICHE, GEOLOGI: «SERVONO 50 MILIARDI E 25 ANNI»

«Per adeguare sismicamente il patrimonio edilizio scolastico italiano occorrerebbero 50 miliardi di euro e 25 anni di lavori». E’ quanto calcola il Consiglio nazionale dei geologi alla vigilia della presentazione della seconda edizione del Premio di laurea dedicato agli studenti che persero la vita nel terremoto dell’Aquila, in programma domani al Palazzo delle Scienze di Perugia. “Il 70% delle scuole e’ stato costruito prima del 1980”, dichiara Pierfederico De Pari, consigliere nazionale dei geologi.

Snocciolando una serie di dati sull’edilizia scolastica, De Pari sottolinea: “In Italia 27.920 edifici scolastici sono in aree a elevato rischio sismico, 4.856 in Sicilia, 4.608 in Campania, 3.130 in Calabria, 2.864 in Toscana, 2.521 nel Lazio; il 50% delle scuole non ha il certificato di agibilita’ e il 60% e’ stato realizzato prima del 1974, anno delle prime norme antisismiche; una buona parte degli edifici scolastici e’ stata costruita prima del 1900 e alcuni furono costruiti per essere inizialmente destinati a un uso diverso”.

Il presidente dell’Associazione vittime universitarie sisma (Avus), Sergio Bianchi, che il 6 aprile 2009 a L’Aquila perse il figlio Nicola, spiega: “Con il Consiglio nazionale dei geologi andiamo nelle universita’ e nelle scuole per parlare ai ragazzi di oggi che saranno gli amministratori del domani e per dare loro l’opportunita’ di conoscere, sapere e capire l’importanza della prevenzione, altrimenti la ricerca non avrebbe senso”.

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