Riportiamo un intervento di Umberto Trasatti, segretario provinciale della CGIL
Gli aquilani terremotati dovranno anticipare i soldi per fare riparare le loro abitazioni di categoria B e C danneggiate dal sisma. Come faranno non lo so, ma le norme di esecuzione sono chiare. Qui non ci sono equivoci o malintesi, basta leggere gli indirizzi per l’esecuzione degli interventi per la riparazione di elementi non strutturali nelle case che seguono l’ordinanza del consiglio dei ministri. Tra gli atti che occorre possedere al fine di riscuotere il contributo statale (alla lettera C dell’articolo 10) si evidenzia come sia necessario esibire documenti attestanti l’avvenuto pagamento delle fatture.
Non credo che queste norme debbano essere interpretate essendo fin troppo chiare. La conseguenza e’ che la gente dovra’ anticipare i soldi e non penso che ci siano molti nostri concittadini in grado di cacciare subito decine di migliaia di euro visto che in alcuni casi le riparazioni saranno davvero molto esose: in tante case, per quanto sane sotto il profilo strutturale, oltre a cadere gli intonaci sono crollate intere pareti interne. Mi chiedo come si pensa che della gente terremotata possa anticipare somme considerevoli posto che molti lavoratori hanno stipendi di appena mille euro e altrettanti sono in cassa integrazione oppure addirittura hanno perso del tutto il posto di lavoro.
Se le normative di attuazione, sottoscritte dallo stesso Guido Bertolaso non verranno modificate in maniera sostanziale la gente nelle case non ci potra’ tornare. Al di la’ delle anticipazioni che il governo chiede agli sfollati sembra di vedere che si sta andando avanti con estrema lentezza e difficilmente i tempi di rientro potranno essere rispettati. L’impressione e’ che in parecchi saranno costretti a restare negli hotel della costa o nele tende ancora a lungo. Se poi dovremo restituire le tasse e subire il regime fiscale che sembra ineludibile allora potremo perdere qualsiasi speranza che la citta’ possa tornare alla normalita’. Agire in questo modo mi fa pensare, per assurdo, quasi che si sia pianificato involontariamente un modo per far scappare gli aquilani dalla citta’.
Umberto Trasatti



















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