Terremoto, indagini anche su Chiodi. Le intercettazioni telefoniche.

Articolo da Repubblica.it e ilCentro.it

Ieri il primo interrogatorio degli arrestati. Tutti negano gli addebiti. Il magistrato: “Bisogna chiarire quali fossero i rapporti fra la societa’ indagata e lo studio di amministrazione societaria Chiodi-Tancredi”. Nelle intercettazioni, il socio fra il nome del governatore: “E’ al corrente di tutto…”

“L’inchiesta sulla corruzione negli appalti del post-terremoto e’ solo l’inizio…”, assicura il sostituto procuratore Antonietta Picardi, il giorno dopo il nuovo ciclone giudiziario che si e’ abbattuto sull’Abruzzo.

E lo mette nero su bianco anche il gip Marco Billi, nelle ultime pagine dell’ordinanza che ha costretto alle dimissioni l’assessore regionale alla Protezione Civile Daniela Stati 1: “La completezza dell’indagine – scrive il magistrato – impone ad avviso di questa autorita’ giudiziaria ulteriori approfondimenti.

Occorre chiarire l’eventuale sussistenza di rapporti professionali tra la societa’ Abruzzo Engineering spa e lo studio di amministrazione societaria Chiodi-Tancredi. In particolare nella conversazione numero 2409 del 28 agosto 2009 relativa al piano ideato dalla Stati (per favorire la societa’ che poi le regalera’ un diamante da 15 mila euro, ndr) Carmine Tancredi (socio di studio del presidente della Regione, ndr) fa presente alla donna che Chiodi e’ perfettamente a conoscenza di tutto“.

Non solo. Tancredi (che per gli inquirenti svolge il ruolo di consulente per la societa’ oggetto dell’inchiesta) chiede alla Stati di informare “solo a titolo di cortesia…” anche l’assessore regionale allo sviluppo economico e vice presidente della giunta, Alfredo Castiglione. Perché, spiega Tancredi alla Stati, “Castiglione e’ all’oscuro di tutto…” anche se – ammette – “il competente al ramo e’ lui…”.
Ma sul ruolo del governatore dell’Abruzzo, il gip nell’ordinanza va anche oltre. “Chiodi risulta perfettamente a conoscenza della situazione definita grave della societa’, e dimostra di averla aiutata indipendentemente dall’esame di un progetto concreto, augurandosi nel contempo che la stessa possa essere in grado di occuparsi fattivamente ed utilmente della ricostruzione”. Infine, scrive ancora il gip, “occorrera’ chiarire la natura di alcuni lavori per decine di milioni di euro commissionati di fatto ad Abruzzo Engineering dalla Regione Abruzzo ma senza alcun titolo legittimante”: non solo senza appalto, ma addirittura senza contratto.

Ieri intanto e’ stata perquisita la sede della societa’ oggetto delle indagini, mentre presso il tribunale dell’Aquila si sono svolti gli interrogatori delle cinque persone colpite da misure cautelari. È durato oltre tre ore e mezza l’interrogatorio di garanzia del padre dell’assessore, Ezio Stati (leader del Pdl nella Marsica).

LA DIFESA DI CHIODI E LE INTERCETTAZIONI TELEFONICHE

Il presidente della Regione, Gianni Chiodi, esclude categoricamente che il suo studio abbia ricevuto richieste di consulenze da Abruzzo Engineering. «Carmine Tancredi e’ un collega», precisa, «e a lui ho chiesto di vedermi i bilanci di Abruzzo Engineering, di controllare la situazione econmica e patrimoniale, di verificare che il suo piano industriale fosse realmente sostenibile e che fosse un vero piano industriale. E l’ho chiesto io al mio collega e non Abruzzo Engineering. Carmine ha svolto questa attivita’ per me, visto che e’ una questione di grande fiducia e competenza e visto che riguarda una societa’ con tante persone in cassa integrazione. Che il gip faccia accertamenti e’ giusto e mi fa stare tranquillo perché non c’e’ alcuna consulenza al mio studio. Anzi, sono io a sollecitare una verifica per sgombrare il campo da possibili strumentalizzazioni».

In un’altra intercettazione Chiodi e la Stati discutono di Spaziante.
Daniela Stati: che dice che questo tipo di lavoro glielo fa l’universita’ che non so di dove gratuitamente… ma che gratuitamente non é… perché loro hanno convenzioni a pacchi il nazionale.. dove cacciano fior di quattrini…
Gianni Chiodi: come gratuitamente… non ho capito?…
Daniela: no e’ gratuita presidente?… presidé… perché la protezione civile
Gianni: dimmi…
Daniela: perché la protezione civile nazionale… magari con questo lavoro., se lo fa fare gratuitamente…. però poi paga l’universita’ fior di quattrini… perché il professore Mauro Dolce… quello che e’ venuto oggi a dirmi…
Gianni: ma noi come facciamo a dire… capisci… lui mi dice… scusa ma questo lo fanno gratis?
Daniela: Sì ho capito… ma i posti di lavoro della gente dell’Aquila come li salviamo?
Gianni: Mannaggia la miseria…
Daniela: eh… perché tu sei Bertolaso… sei fico.. sei bravo.. ma noi qua ci dobbiamo passare gli anni… Abruzzo Engineering e’ comunque una societa’ della regione Abruzzo… che poteva essere l’Arta..l’Aca..anche all’Arta abbiamo rinnovato i contratti dei co…co..perche é un periodo di crisi.
Gianni: È certo…. perché domani… dopo domani… De Matteis… la Pezzopane…ed io non potrò far altro che dire… e’ vero i soldi c’erano… perché la delibera l’ho portata io in giunta…
Daniela: sì… sì… e’ giusto… ma quindi… lo stesso lavoro loro lo fanno fare ad. altri gratis?
Gianni: ma perché ci devono entrare loro?… questa non e’ una convenzione che stavamo facendo noi?
Daniela: Noi l’avevamo gia’ fatto la convenzione… presidente…io ho le carte firmate… in ufficio…

Gianni: allora avevamo fatto la convenzione… come mai Spaziante ha fatto questo?
Daniela: Perché Spaziante…oramai si sono allargati…e loro fanno da regione… da provincia… da comune… da stato!…. oggi a Mauro Dolce quando risponde in quel modo?… no… e’ che uno gli dovrebbe dire… prega iddio che non si… perché se succede una cosa a una creatura..
Gianni: eh… queste sono delle convenzioni… per che cosa?… spiegami meglio ancora….

Il ruolo della Protezione civile, in particolare dei dirigenti Mauro Dolce e Spaziante, viene spiegato da Chiodi con la necessita’ di aggiungere anche Abruzzo Engineering nell’ordinanza per supportare tante attivita’ come i controlli sulle pratiche relative ai cantieri. «Salvare questa societa’», ci spiega Chiodi, «equivaleva a salvare il posto di lavoro a 200 persone. L’intero panorama arco-istituzionale riteva ingiustificabile che una societa’ aquilana qualificata non potesse svolgere attivita’ tecnica ad ausilio del Comune, della Provincia, del Genio civile e che invece le stesse cose dovessero essere affidate a soggetti terzi. Stamattina (ieri ndr) mi ha chiamato Cialente, allarmatissimo, perché se Abruzzo Engineering non continuera’ a lavorare, lui si ritrovera’ con 25 persone in meno».

C’e’ un passaggio, su cui la Procura chiede di indagare, in cui Chiodi, al telefono con il funzionario regionale Altero, parla di lavori effettuati dalla Abruzzo Engineering «di fatto» (senza alcun titolo legittimante) per diversi milioni di euro.

«Questa dichiarazione», spiega Chiodi, «riguarda un affidamento che prima del mio insediamento fu concesso dalla Regione per la banda larga. Per poter pagare era necessario procedere al collaudo per verificare l’effettivita’ dei lavori svolti prima di procedere ai pagamenti. È un affidamento prima del terremoto». Nella conversazione del 24 agosto 2009 (relativa al «progettino» ideato dalla Stati per far arrivare un milione e mezzo di euro alla societa’) Tancredi fa presente che Chiodi e’ perfettamente a conoscenza della situazione e concorda con quanto proposto dalla Stati usando l’espressione «così la politica non c’e’». Su questo punto il presidente chiarisce «che la riunione era tecnica e non doveva essere inquinata dalla politica».