L’estate è finita, non il ritornello. E oggi i soldi per l’emergenza non ci sono

“Dalla riunione a Roma al dipartimento della Protezione civile e’ emerso in maniera palese che non ci sono più soldi per l’emergenza”.
Lo ha detto il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, in relazione all’uscita imminente di una nuova ordinanza della Presidenza del consiglio dei ministri per la ricostruzione in Abruzzo dopo il terremoto del 6 aprile 2009.
“Le risorse non ci sono e non ci saranno – ha aggiunto Cialente – e questo ha contribuito a generare tensioni nel vertice, tuttavia, grazie anche al mio lavoro di sensibilizzazione  e al messaggio lanciato al presidente Napolitano, si sta decidendo in queste ore che la copertura delle spese dei puntellamenti, demolizioni e macerie esca dai fondi dell’articolo 14.5 della legge 77, i fondi cioé relativi all’emergenza , e venga inserita, retroattivamente, nei fondi della ricostruzione, inquadrati nell’articolo 14.1, con quei 714 milioni di euro che sono gia’ a disposizione del commissario Gianni Chiodi”.
“Questo – ha aggiunto Cialente – permetterebbe di far fronte subito alle spese dei puntellamenti, rispondendo alle esigenze di ditte che all’Aquila rischiano il protesto per aver anticipato le spese dei puntellamenti, ma anche di rispondere a quei tanti cittadini in autonoma sistemazione e albergatori in attesa dei risorse”.
Cialente ha sottolineato che “in citta’ lo scenario e’ drammatico, e in quest’ottica i 54 milioni in arrivo annunciati da chi rappresenta un ente che non ha neanche partecipato alla riunione – ha aggiunto facendo un riferimento indiretto alle dichiarazioni del vicepresidente del Consiglio regionale, Giorgio De Matteis all’indomani del vertice – sono un pour parler che finisce solo per confondere le idee”.