Futuris Aquilana: disposti al dialogo, ma sulla centrale a biomasse non si torna indietro

Futuris Aquilana – la societa’ che investira’ 30 milioni di euro per la realizzazione e gestione dell’impianto di produzione di energia da biomasse vergini a Bazzano (L’Aquila), partecipata al 86% da Futuris spa e al 14% da MA&D Power Engeneering – prende atto dell’ordine del giorno presentato dal consigliere Ali Salem e approvato in data 8 novembre dal Consiglio Comunale dell’Aquila e precisa quanto segue:

1. L’autorizzazione del progetto e’ stata ottenuta a conclusione di un lungo iter che ha visto tutti gli organi preposti, compresi i rappresentanti del Comune, dare il loro parere favorevole sul progetto; cio’ legittima la realizzazione dell’impianto nel rispetto del principio di legalita’.

2. All’interno del dibattito consiliare e’ stato riconosciuto che la Societa’ proponente e’ autorizzata a portare a compimento il proprio investimento.

3. Il principio di legalita’ e la certezza del diritto sono la condizione necessaria, non solo per fare impresa, ma per lo sviluppo economico e la salvaguardia del territorio. Per questo Futuris Aquilana – dice l’azienda in una nota – non intende modificare la propria determinazione a costruire l’impianto, anche nel rispetto degli interessi del partner di filiera Energia e Territorio e dei suoi consorziati , oltre che nel rispetto di tutte le componenti della pubblica amministrazione coinvolte in un iter complesso, volto a verificare ogni aspetto relativo alla tutela del territorio e alla sostenibilita’ ambientale dell’ iniziativa. Futuris Aquilana e’ convinta della sostenibilita’ del progetto proposto. Tale sostenibilita’ si basa sull’assoluto rispetto di tutte le normative ambientali a tutela e salvaguardia del territorio e sulla coerenza con le piu’ avanzate politiche ambientali rese necessarie ed urgenti, come e’ ormai unanimemente riconosciuto, dall’emergenza climatica legata all’emissione dei gas serra. Di conseguenza rinnova la disponibilita’ al confronto con i cittadini, i comitati organizzati, le associazione di categoria allo scopo di promuovere un dialogo costruttivo, per condividere con chiarezza e trasparenza le caratteristiche e le finalita’ del progetto.