Il terremoto in Nuova Zelanda? Colpa dei gay e delle donne

(NdR: riportiamo questo articolo, dal sito www.gay.it, come ulteriore esempio di disinformazione sui terremoti, stavolta relativa a forme di fondamentalismo religioso e tolleranza altrui, che conducono ad affermazioni non solo ipocrite ma anche molto pericolose)

L’ultima, violenta scossa, ma anche la tragedia della miniera di Pike River e il terremoto dello scorso settembre, secondo gruppi di fanatici cristiani, sarebbero colpa di “pedofili e pervertiti”.
Come forse avrete letto sui giornali o sentito in Tv, un fortissimo terremoto ha colpito la Nuova Zelanda due giorni fa, provocando quasi 200 vittime e circa 238 dispersi.
Alcuni gruppi di estremisti cristiani hanno voluto interpretare l’evento, il secondo terremoto nel paese dopo quello di settembre che non provocò vittime, come una sorta di castigo di Dio. Perché Dio dovrebbe voler castigare la Nuova Zelanda? Semplice: per le unioni gay, gli “Snow Gaymes” e la “Gay Ski Week”, per non parlare dell’aborto.

Secondo quanto dicono questi fanatici “le relazioni tra persone dello stesso sesso sono i fattori che fanno sì che si verifichino queste tragedie. La Nuova Zelanda non può continuare a uccidere bambini prima che nascano, non può continuare con la legalizzazione della prostituzione, con le unioni omosessuali se non la smetterete con queste cose, scendera’ su di voi qualcosa di molto peggiore”.
Su un sito statunitense, ospitato su server che si trovano nello Utah, si accusano i neozelandesi di non avere fatto tesoro degli “avvertimenti”, come le scosse, senza vittime ma causa di 5 miliardi di dollari di danni, dello scorso settembre.
Il sito, poi, definisce la tragedia della miniera di Pike River, in cui lo scorso novembre morirono 29 minatori, come la “risposta di Dio che ha giudicato tutto il Paese colpevole iniziando il suo giudizio dalla terra in cui risiede il partito che si e’ fatto conquistare dai pedofili, dai pervertiti, e dagli assassini“. Il riferimento e’ al partito laburista che appoggia le unioni civili, i diritti delle persone lgbt ed e’ a favore dell’aborto.
Ci sono paesi del mondo che devono liberarsi dal fondamentalismo islamico, per sperare nell’affermazione dei diritti civili, e altri che invece fanno ancora i conti con quello cristiano.