Vigili del Fuoco: il 30 giugno scade mandato per l’Abruzzo, strategie di palazzo lontane da problemi della gente

Il 30/6 scade il mandato per i Vigili del Fuoco di operare sullo scenario del sisma Abruzzo.

Il lavoro svolto in questi ultimi mesi da gennaio ad oggi, secondo i dati forniti dall’ufficio statistica, parlano di una attivita’ operativa consistente e di qualita’ svolta da un contingente ridotto a circa 70 operatori.

Sono stati svolti:
– GOS interventi 461 (demolizioni e rimozione macerie);
– SAF interventi 175 (messa in sicurezza e copertura fabbricati);
– SCE interventi 1772 (assistenza alla popolazione);
– PG interventi 571 (attivita’ di polizia giudiziaria).

Per un totale di 2979 interventi.

In lista di attesa ci sono ancora molte richieste per ogni settore e sono in fase di esecuzione lavori importanti e prestigiosi come la messa in sicurezza della sala Berardiniana e del complesso annesso, la demolizione con procedura di incidente probatorio del civico 73 di via XX Settembre, lo sgombero dalle macerie del paese di S. Gregorio, finito il quale si dovra’ passare ai paesi di Tempera e Paganica, attualmente ancora rimasti come erano il 6/4/2009.

Finalmente si è riusciti a ottimizzare le risposte da dare con le risorse messe a disposizione, riuscendo a garantire economie importanti per i fondi pubblici, che potranno essere impiegati per i lavori di ricostruzione.
Anche sul fronte macerie si sono registrati progressi operativi: l’emanazione dell’OPCM 3942 del 20/5/2011 ha dato la svolta necessaria. Finalmente sono stati dati i criteri alle ditte private di smaltire in autonomia le macerie da loro stesse prodotte, lasciando ad Esercito e Vigili del Fuoco lo smaltimento di quelle derivanti da crollo o da attivita’ in proprio di demolizione.
Inoltre, presso la Direzione Regionale VVF Abruzzo, sono finalmente arrivati i 7 camion ordinati da alcuni mesii con i fondi di questa emergenza, che consentiranno finalmente di sostituire le due vecchie motrici con le quali finora si è svolta la rimozione macerie.
Solo la pazienza e la capacita’ del personale addetto hanno permesso di tenere in efficienza questi due mezzi con i quali sono riusciti a smaltire le macerie in questi due anni di lavoro.
Questa appare la via giusta da intraprendere, ora che finalmente avra’ inizio la ricostruzione pesante che prevede la demolizione di centinaia di fabbricati. Ma a questo punto c’è ancora l’esigenza di avere ora un altro Commissario (Soggetto Attuatore) per le macerie, la cui nomina era prevista nell’OPCM 3823 del 18/2/2011?
In questa situazione c’è la volonta’ di far proseguire anche per i prossimi sei mesi questa attivita’ dei VVF, con un contingente del quale sono stati preannunciati “piccoli aggiustamenti” (?), così come si è espresso il Prefetto Capo del nostro Dipartimento nella riunione svoltasi a Roma con i sindacati nazionali il 14/6 U.S..
Di questi “aggiustamenti” non è dato conoscerne l’entita’ ed i settori e le persone che coinvolgeranno; tutto sembra chiuso all’interno di incomprensibili strategie di palazzo.
Queste sono tutte le notizie che ad oggi 26/6, ci è dato sapere.
A ridosso della scadenza nessun dispositivo è stato emanato.

Il Direttore Regionale, responsabile sul territorio delle operazioni, non da alcuna indicazione.
L’incertezza sul futuro regna sovrana.

Resta il fatto che ci sono i settanta colleghi abruzzesi, fatti rientrare a gennaio in missione dai loro Comandi di assegnazione con un provvedimento a costo zero per l’amministrazione, che si ritrovano con le valigie in mano.
Riteniamo come USB che in queste condizioni di incertezza resta impossibile anche fare programmi per dare continuita’ ai lavori da svolgere, tanto che non si sa cosa rispondere alle richieste che continuano a pervenire dalla popolazione.

E’ proprio il caso di dire che le “strategie” di palazzo sono proprio lontane anni luce dai problemi della gente.