Terremoto in pianura padana (Veneto, Lombardia, Emilia), il comunicato dell’Ingv

Aggiornamento alle ore 12.00 del 18 luglio 2011

Il terremoto del 17 luglio è avvenuto in un’area caratterizzata da bassa sismicita’ storica e recente, in una zona che la mappa di pericolosita’ sismica di riferimento del territorio nazionale (Ordinanza PCM 3519/2006) classifica a bassa (ma non bassissima)
pericolosita’ sismica.

L’area risente degli effetti dei terremoti della cosiddetta ”dorsale ferrarese”, nella quale si sono verificati storicamente eventi fino a Mw 5.8 (il terremoto del 1346 di Ferrara). Può risentire inoltre della sismicita’ del fronte settentrionale dell’Appennino tosco-emiliano e di quello pre-alpino veneto, entrambi caratterizzati da livelli di pericolosita’ più elevata.
Alcuni comuni della zona più vicina all’epicentro sono stati assegnati alla zona sismica 3 nel 2003 (Ordinanza PCM 3274/2003), e l’assegnazione è stata confermata dai successivi provvedimenti delle regioni Veneto e Emilia-Romagna.
Il terremoto delle 20:30 ha avuto ML 4.7. E’ stato preceduto da una scossa 8 minuti prima (ML 3.1 alle 20:22) e seguito da due altri eventi di ML 2.8 (alle 20:38) e ML 2.3 (alle 21:22). Al momento (18 luglio ore 12) non sono stati registrati altri eventi sismici in quest’area.

Scarica il comunicato dell’Ingv

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