Da anni fortemente impegnata nella valorizzazione e salvaguardia dei piccoli Comuni con la campagna nazionale “Piccola grande Italia”, anche Legambiente Abruzzo vede nell’accorpamento dei piccoli Comuni prospettato dal ministro Calderoli una privazione definitiva di qualsiasi capacita’ di futuro a 105 borghi abruzzesi.
«I piccoli Comuni d’Abruzzo svolgono un ruolo fondamentale nella conservazione di ricchissime tradizioni locali, di un patrimonio artistico impareggiabile ma anche di una qualita’ della vita invidiata in tutto il mondo – ricorda Luzio Nelli, della segreteria regionale di Legambiente – Essi si rendono roccaforti di identita’ e custodi del nostro patrimonio storico-artistico, naturale ed enogastronomico, dal momento che si confermano spesso come luogo privilegiato di sperimentazione in fatto di energia, economia verde e riciclo dei rifiuti e che il territorio di quasi il 70% dei piccoli Comuni è interessato da aree protette. È un gravissimo errore considerarli come un’eredita’ del passato, perché al contrario possono rappresentare una straordinaria occasione per difendere le nostre qualita’ e costruire il futuro. Non possiamo rinunciare ad un’opportunita’ decisiva per entrare, con la nostra identita’, nei mercati globalizzati, scommettendo su queste realta’».
Esiste una legge, infatti, la n°1174, attualmente gia’ approvata all’unanimita’ alla Camera, che predispone per i Comuni con una popolazione inferiore ai 5.000 abitanti soluzioni che favoriscano lo sviluppo per queste aree del Paese troppo spesso trascurate. Tra gli intenti che la legge propone c’è stimolare la piccola imprenditorialita’ locale, sostenendo iniziative nuove in particolar modo promosse da giovani; alleggerire alcuni oneri fiscali e prevedere forme di sostegno ai piccoli centri, in modo da favorirne il ripopolamento; sostenere le attivita’ commerciali, agricole, artigianali e i pubblici esercizi. E ancora manutenzione del territorio, recupero di antichi mestieri, premi per quanti trasferiscono la loro attivita’ economica in un piccolo comune, incentivazione dell’attivita’ scolastica e formativa nelle localita’ isolate.
È la proposta di un processo di sviluppo eco-sostenibile che mette in primo piano la qualita’ della vita e la difesa delle infinite bellezze naturali ed artistiche di cui siamo ricchi.