San Silvestro: più lavoro e case, meno chiese. E i furbastri taroccano il cartello

NdR: un unico commento all’articolo che segue di Giusi Pitari, come consiglio alla nostra benemerita amministrazione comunale & C. (cassoni vari). Sarebbe opportuno inserire un cartello informativo ai bordi della città. Che ne so, ad esempio: “Benvenuti a L’Aquila, la città dove ognuno fa un pò quello che cacchio gli pare”.

La solita storia. A Piazza San Silvestro, aperta al pubblico, ci accolgono i militari. «E’ zona rossa, non potete entrare!». «E dove sarebbe scritto?». La solita: entriamo attraverso le transenne, aperte, senza nessuna scritta di divieto e saliamo su un’orribile piattaforma di cemento armato (a spanne circa 100 metri quadri), messa su una piazza bellissima, davanti ad una chiesa bellissima, costeggiata da un palazzo bellissimo, dentro una città abbandonata, sola, calda e piena di erbacce e immondizia.

Il cartello che indica la destinazione della piattaforma l’ho fotografato 3 giorni fa (prima foto) e se lo ingrandite potrete vedere che, al terzo rigo, c’è scritto: “Permesso di costruire n°: Conc. Permanente” e poi al settimo rigo: “ Lavori di: costruzione di una chiesa prefabbricata in legno”. A distanza di 3 giorni il cartello è cambiato e riporta sul rigo 3 con evidente cancellatura: “Permesso di costruire n°: “Costruzione provvisoria” e poi al rigo 7 è stato aggiunto“(provvisoria)” (foto con i palloncini).
E uno si chiede: «Ma pensano davvero che siamo stupidi». Anzi di più: «Ma ci stanno a prendere per il culo?»(e scusate il francesismo!!)
E va bene che eravamo tutti scioccati e ci siamo messi a pecoroni con la Protezione Civile, e va bene piani di ricostruzione sì e piani di ricostruzione no, e va bene che non si ha il tempo di difendere i cittadini denunciati e nemmeno quelli che per una C.A.S.A. devono ricorrere al Consiglio di Stato, e va bene che la Curia spadroneggia pure con gli studenti Universitari senza che qualcuno apra bocca, e va bene che non si capisce come non ci siano bandi per i soldi pubblici, e va bene il Guerriero di Capestrano a Bertolaso, e va bene che la città è piena di erbacce, e va bene che le macerie sono ancora lì, e va bene che l’ospedale sia in condizioni pessime, e va bene che su Piazza D’Armi non si sa cosa stia succedendo, e va bene che nessuno si occupi di calmierare gli affitti, e va bene che non si dà una mano seria per la legge di iniziativa popolare, e va bene che per il fondo immobiliare non si sia avuta una graduatoria, e va bene che alcune C.A.S.E. e M.A.P. siano inspiegabilmente vuoti, e vanno pure bene i M.E.P., e anche che la città è vuota senza nessun segno di ripresa, e vanno bene anche le transenne, i disoccupati, i mutui da pagare su case inagibili, bollette salatissime per case disabitate, viabilità assurda, puntellamenti d’oro …… ma “mò che correggete pure i cartelli come i bambini delle elementari” è troppo!

Chi siamo noi cittadini che scoviamo, casualmente, gli obbrobri? Dei nemici? Sciocchi e presuntuosi?
Poi la chicca di un’aquilana che se la prende con la tenda bianca del Ramadan è un’inezia al confronto!
Meno male che c’è Ju Boss: + case, + Boss!! Fanculo tutto il resto.