IDV: Chiodi verifichi i furbetti della ricostruzione

“Dopo che i carabinieri hanno accertato a Corropoli e Controguerra, in provincia di Teramo, che si sono verificati veri e propri abusi per quanto attiene le pratiche della ricostruzione post-terremoto, e’ urgente che Chiodi ponga immediatamente sotto osservazione tutte quelle pratiche fuori cratere che comportano un esborso di centinaia di migliaia di euro cadauna per le casse dello Stato”. Lo afferma il consigliere regionale Cesare D’Alessandro (IdV) il quale si riferisce alla vicenda delle pratiche di case catalogate “E”, presenti fuori cratere, per le quali sono stati richiesti ingenti contributi “spesso non giustificati”.

“Sembra che ce ne siano in quasi tutti i comuni d’Abruzzo – sostiene D’Alessandro – e che circolino tecnici interessati e compiacenti disponibili ad attivare le procedure per i rimborsi anche per coloro che non hanno ricevuto alcun danno alle abitazioni o, comunque, danni non riconducibili al terremoto.
Va anche detto, pero’, che altri tecnici seri si sarebbero rifiutati di predisporre pratiche di rimborso. Su 308 comuni d’Abruzzo, una cinquantina fanno parte del cratere e un’altra ventina sono a ridosso del cratere, mentre altri 200 subiscono quotidianamente leggeri terremoti da 1 a 3 gradi della scala Richter. Cosi’ accade che alcuni Comuni situati a dieci chilometri dal mare si sono visti presentare pratiche per il rimborso di danni subiti dal terremoto, ma che nulla hanno a che fare con lo stesso.
E’ venuto il momento che Chiodi”, prosegue Cesare D’Alessandro, “se non vuole essere accusato di omesso controllo, attivi le procedure necessarie per impedire ai soliti furbetti di appropriarsi dei soldi che sono dei cittadini dell’Aquila e di coloro che dal terremoto hanno ricevuto lutti e macerie.
Sara’ opportuno che anche il presidente della Commissione Terremoto, Iampieri, avvii subito un’indagine conoscitiva per individuare tutti coloro che, in un modo o nell’altro, stanno tentando di approfittare del pubblico denaro.
E’ chiaro che da un’operazione di trasparenza ne guadagneranno tutti, in primo luogo la credibilita’ delle istituzioni, i cittadini che realmente hanno avuto danni alle proprie case, ma anche le forze dell’ordine che potranno essere agevolate nel loro difficile lavoro quotidiano di individuazione dei responsabili degli abusi”