SALUTE: LAVARE BENE LE MANI PER PREVENIRE L’INFLUENZA

Una corretta igiene delle mani riduce l’incidenza dell’influenza stagionale e delle principali infezioni: e’ quanto afferma l’Organizzazione Mondiale della Sanita’ secondo la quale, questo semplice gesto quotidiano, ridurrebbe le infezioni gastrointestinali del 30% e quelle respiratorie del 40%.
In occasione della IV Giornata Mondiale della pulizia delle mani e mettendo in pratica le indicazioni dell’OMS, la Societa’ Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS), ha concluso con successo la prima campagna educativa, rivolta a bambini e insegnanti delle scuole primarie con l’obiettivo di incoraggiare l’igiene delle mani nelle scuole.
La campagna dal titolo “La salute di mano in mano” e’ partita da due regioni “pilota”, Campania e Lombardia, ed ha coinvolto circa 150 scuole primarie e 1.000 classi elementari, per un totale di 20.000 bambini e di 1.000 insegnanti.

L’eta’ scolare e’ quella in cui i bambini creano le basi del loro stile di vita, per questo motivo la SIPPS ha portato avanti un importante progetto di prevenzione per diminuire l’incidenza delle malattie infettive. – ha dichiarato il presidente SIPPS, Giuseppe Di Mauro – Attraverso le attivita’ ludiche e di divertimento i bambini riescono ad apprendere piu’ velocemente abitudini di vita salutari e per questo che la SIPPS punta sui bambini anche per fare applicare dalle loro famiglie le regole per l’igiene delle mani apprese dalla Scuola.”

Usare acqua e sapone per almeno un minuto e chiudere il rubinetto con una salviettina sono alcuni dei gesti “salva-salute”. Da non dimenticare, poi, che altre misure di igiene personale dovrebbero sempre essere insegnate ai bambini, come quella di utilizzare fazzoletti di carta per coprirsi naso e bocca quando si starnutisce o si tossisce.

I microrganismi patogeni dell’influenza persistono per 15 minuti sulle mani e per 48 ore sulle superfici. Ad esempio, cio’ significa che negli asili nido un bambino influenzato, giocando puo’ diffondere rapidamente il virus ai suoi compagni e di conseguenza, alle loro famiglie.