L’AQUILA: PRIVACY E MINACCE, ASL CHIEDE PRESIDIO POLIZIA PER VITTIMA VIOLENZA

L’Aquila, 19 febbraio 2012 – La direzione generale della Asl dell’Aquila ha chiesto alla forze dell’ordine di presidiare nelle ore di visita l’ingresso del reparto di ginecologia dove dalle prime ore del mattino di domenica è ricoverata la giovane studentessa laziale stuprata al di fuori di una discoteca dell’Aquila.
L’istanza è stata formulata per impedire ai molti non autorizzati a entrare e violare la privacy della giovane ricoverata ancora in stato di choc dopo la brutale violenza subita.
Fin dai primi giorni, fuori dal reparto, hanno sostato telecamere e giornalisti.

L’attenzione mediatica sul grave caso ha innescato curiosità morbosa anche in molti parenti dei ricoverati nel reparto che hanno tentato di vedere la giovane.
E c’è anche chi si presenta per fare visita alla giovane, pur senza avere rapporti di amicizia e parentela: venerdì una ragazza con abbigliamento di tendenza e alcuni piercing è riuscita a entrare nella stanza e rivolgendosi alla studentessa ha affermato “a te ci penso io”.
Quando è stato dato l’allarme, la ragazza era già fuggita.

LEGALE VITTIMA: FERITE GRAVISSIME, CI VORRA’ DEL TEMPO ANCHE SE CONDIZIONI MIGLIORANO

“Le condizioni della mia assistita – ha spiegato l’avvocato Gallinaro, del Foro romano – stanno migliorando, è una ragazza forte, tant’è vero che ha chiesto di poter avere i libri per preparare un esame, certo la situazione non è semplice perché le condizioni psicofisiche sono ancora piuttosto gravi”.
“Come umore – ha continuato il legale – comincia a stare meglio, però alla luce delle ferite gravissime subite c’è bisogno ancora di tempo per uscire da questa drammatica vicenda”.

A proposito delle conseguenze del grave fatto accaduto nella notte tra sabato e domenica scorsa al di fuori della discoteca Guernica di Pizzoli, il legale ha spiegato che il livello di gravità delle lesioni è tale che “probabilmente c’è la procedibilità d’ufficio. Sono convinto altresì – ha aggiunto – che le indagini sono cominciate correttamente e per tempo”.
Come ulteriore passaggio, “sto valutando la possibilità di nominare un consulente che possa aiutare psicologicamente la mia assistita”, ha concluso Gallinaro.

Per la grave violenza subìta dalla giovane sono sospettati, con l’iscrizione sul registro degli indagati da parte della procura della Repubblica dell’Aquila, quattro giovani, di cui tre militari, questi ultimi due campani e un aquilano, più la fidanzata di quest’ultimo.
I sospetti maggiori si concentrano su uno dei due militari campani, trovato con la camicia, la mano e un braccialetto sporchi di sangue che gli esami del Ris hanno stabilito essere della giovane stuprata.