TERREMOTO EMILIA: SUBITO MEZZO MILIARDO PER L’EMERGENZA, ECCO COME AVERLI

2 giugno 2012 – Destinare subito 500 milioni di euro alle popolazioni colpite dal terremoto in Emilia Romagna, tagliando 150 milioni dalla legge mancia, stornandone altri 100 dall’ultima tranche dei rimborsi elettorali destinati ai partiti ed in pagamento a luglio, e altri 250 dalle tasse sugli utili della Cassa depositi e prestiti, che è un’entità pubblica: è questa la proposta targata Italia dei Valori, lanciata in conferenza stampa da Antonio Di Pietro, Antonio Borghesi e Silvana Mura.

“Non condividiamo – ha affermato il presidente Di Pietro – la linea di tassazione a pioggia adottata dal governo anche e soprattutto perché l’alternativa c’è: prendere i fondi dalla legge mancia 2012 e 2013, che sono 150 milioni, ed indirizzarli alla ricostruzione delle zone sismiche. Abbiamo, inoltre, chiesto di mettere la nostra risoluzione, nella quale spieghiamo i dettagli, all’ordine del giorno domani, in modo che il prossimo consiglio dei Ministri possa utilizzare subito i fondi.

E’ un atto di solidarietà, ma anche di giustizia: la legge truffa – ha precisato ancora Di Pietro – fu voluta dal governo Berlusconi per permettere ai parlamentari di indicare come indirizzare una parte dei fondi pubblici al proprio collegio, come la scuola Bosina della moglie di Bossi”. Questa, ha ricordato, “è una legge cui l’Idv si è sempre opposta e non ha mai utilizzato e, dunque, a testa alta può chiedere oggi che venga cancellata”.

Stesso discorso anche per i fondi ai partiti: “è in arrivo a giugno una rata di circa 97 milioni, presenteremo un emendamento in Senato alla proposta di legge sul taglio dei rimborsi affinché quella rata sia revocata e destinata per i primi interventi. E per primi ci attiviamo: destineremo l’ultima tranche del finanziamento, circa 2 milioni di euro, alla popolazione, consegnando i rimborsi direttamente ai terremotati e agli amministratori locali dell’Emilia Romagna. Questi sono soldi veri – ha concluso Di Pietro – gli altri sono chiacchiere”.