SQUALO NEL MARE DI OSTIA: LEGAMBIENTE, SEGNALE POSITIVO

22 agosto 2012 – Quando il bagnino ha gridato «attenti allo squalo», in tanti tra i bagnanti sulla spiaggia di Ostia hanno pensato a uno scherzo ispirato dal capolavoro cinematografico di Steven Spielberg. Pochi secondi dopo però erano tutti fuori dall’acqua, a osservare allarmati quella pinna che spuntava tra le onde a pochi metri dalla riva.

Ma per Legambiente l’avvistamento dello squalo verdesca (un esemplare in foto) è un segnale positivo di biodiversità e di presenza della specie, considerato anche che gli squali sono a rischio estinzione. Questi esemplari sono spesso vittima di pesca illegale, che a volte finiscono nelle pescherie come tonno o pesce spada. Nonostante la temperatura del mare non c’entri con questo avvistamento, secondo Venneri si sta verificando una tropicalizzazione e meridionalizzazione del nostro mare.

Questo vuol dire che ”tante specie si sono spostate dai mari piu’ caldi verso i bacini piu’ freddi del nord”. La specie dei barracuda, ad esempio, ”un tempo molto frequente nei mari della Sicilia, adesso è facile incontrarla anche nel Tirreno e nel mar Ligure”. In particolare, spiega Venneri, “la tropicalizzazione e’ quando le specie provengono dai tropici. La caulerpa taxifolia, ad esempio, sta soppiantando la posidonia del mediterraneo”.

La meridionalizzazione, invece, “riguarda quelle specie che prima erano tipiche delle coste del nord africa e della sicilia e che adesso si ritrovano anche nell’alto adriatico come ad esempio il pesce pappagallo e balestra“. E’ assodato, dunque,”che ci sia un cambiamento connesso al riscaldamento delle acque ma non riguarda il caso di Ostia“, conclude l’esperto.