TERREMOTO IN CAMPANIA (BENEVENTO): IL REPORT INGV

27 settembre 2012 – (Fonte: ingvterremoti.wordpress.com) Il terremoto ML4.1 del 27 settembre 2012 alle ore 03:08:22 italiane in provincia di Benevento è avvenuto in un’area ad alta pericolosità sismica (cliccare sulle immagini per una maggiore risoluzione delle stesse).


Mappa dei terremoti avvenuti dal 1981 ad oggi, 27 settembre 2012. Il quadrato rosso è il terremoto ML4.1 avvenuto il 27 settembre 2012 alle ore 03:08:22 italiane. I cerchietti rossi indicano gli eventi avvenuti oggi.

Guardando la mappa dei terremoti avvenuti negli ultimi 30 anni è evidente che non si sono verificati terremoti di magnitudo elevata nella zona e quindi l’evento sismico ML4.1, avvenuto oggi, rappresenta uno dei più forti avvenuti negli ultimi 30 anni.
Invece, guardando la mappa dei terremoti storici si nota che l’area è stata caratterizzata da un’elevata attività sismica.

Mappa dei terremoti storici dall’anno 1000

 

Infatti, per quest’area, il Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani (CPTI11) riporta eventi di magnitudo Mw elevata, fino a 7 circa: il terremoto del 1688 (Sannio) di magnitudo stimata pari a 7.0, quello del 1702 (Sannio-Beneventano) con magnitudo 6.5 e l’evento del 1732 (Irpinia) di magnitudo pari a 6.6. Quest’area in passato ha avuto danni anche per terremoti più forti di questi, di cui si ha poca certezza sulla localizzazione, come il terremoto del 1456 di magnitudo M7.2. Più recentemente l’area ha subito danni per i terremoti del 1930 (Irpinia, M6.6), 1962 (Irpinia, M6.1), 1980 (Irpinia-Basilicata, M6.9).

 Distribuzione del danneggiamento prodotto dal terremoto del 1688 (Sannio) di magnitudo stimata pari a 7.0.

Distribuzione del danneggiamento prodotto dal terremoto del 1702 (Sannio) di magnitudo stimata pari a 6.5.

Distribuzione del danneggiamento prodotto dal terremoto del 1456 (Molise) di magnitudo stimata pari a 7.2.

Questi eventi hanno prodotto intensità macrosismiche a Benevento fino al grado IX della scala Mercalli (MCS), come evidenziato dalla storia sismica della città dall’anno 1000 in poi.

Storia sismica di Benevento dall’anno 1000. Questo grafico mostra l’intensità, cioè il livello di danneggiamento espresso nella scala Mercalli MCS.

Storia sismica e pericolosità sismica

L’area ove è avvenuto il terremoto il 27 settembre 2012 è caratterizzata da un notevole attività sismica e non sono solo i forti terremoti prima descritti che possono provocare danni, ma anche i terremoti di entità inferiore. Guardando la storia sismica di Benevento, infatti, è facile notare che la città ha subito danni (nella scala Mercalli MCS, il grado VI classifica l’inizio del danneggiamento) molto frequentemente negli ultimi 500 anni, anche per terremoti di magnitudo modesta.

La storia sismica di Benevento: la città ha subito danni (nella scala Mercalli MCS, il grado 6 classifica l’inizio del danneggiamento) molto frequentemente negli ultimi 500 anni, anche per terremoti di magnitudo modesta.

Tutte le conoscenze scientifiche al momento disponibili sono riassunte nella Mappa di Pericolosità Sismica del territorio nazionale (Gruppo di Lavoro MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2005, n. 3519, All. 1b) dalla quale si rileva che l’area in oggetto è ad alta pericolosità.

Mappa di pericolosità sismica MPS04 (GdL MPS, 2004). Il colore rosso corrisponde ad accelerazioni attese tra 0.225 e 0.250g, il colore viola corrisponde ad accelerazioni attese tra 0.250 e 0.275g. Il quadrato rosso nei pressi di Benevento è il terremoto ML4.1 avvenuto il 27 settembre 2012 alle ore 03:08:22 italiane.

 

La mappa di pericolosità sismica che individua le aree dove ci si possono attendere scuotimenti sismici di diversa forza, in qualsiasi momento e quindi anche in assenza di sequenze sismiche, è tuttora lo strumento più efficace che la comunità scientifica mette a disposizione per le politiche di prevenzione. La prevenzione, che si realizza principalmente attraverso la riduzione della vulnerabilità sismica delle costruzioni, ovvero il rafforzamento delle costruzioni meno resistenti al sisma, resta la migliore difesa dai terremoti e l’unico modo per ridurne le conseguenze immediate.