SCI, UN DECALOGO PER “PICCOLI INCIDENTI DI PERCORSO”

caduta_sci5 febbraio 2013 – Per coloro che spesso si improvvisano provetti sciatori, passando senza adeguata preparazione dalla scrivania alle piste innevate per il weekend o per la settimana bianca, gli inconvenienti possono essere dietro l’angolo.

Secondo un’indagine promossa da Anifa (l’Associazione nazionale dell’industria farmaceutica dell’automedicazione) oltre il 70% degli italiani dichiara, in generale, di aver ”avuto a che fare” con un imprevisto nel praticare attivita’ sportive, con conseguenze come dolori muscolari e articolari, distorsioni, ematomi, ferite ed escoriazioni: per non farsi cogliere impreparati proprio sugli sci e’ stato realizzato un decalogo con semplici regole.

Lo sci non ha limiti di eta’, puo’ essere praticato a partire da quattro anni e per tutta la vita. Bisogna pero’ smettere di praticarlo in caso di patologie cardiovascolari, polmonari o dell’apparato muscolo-scheletrico ed e’ vietato alle donne in gravidanza per il rischio di cadute.

Usare prudenza scegliendo le piste piu’ adatte alle proprie capacita’ tecniche, non eccedere con il cibo durante il pranzo ed evitare bevande alcoliche, fattori che pregiudicano la reattivita’ muscolare e la concentrazione. Inoltre, non pretendere troppo da se stessi: e’ provato che il maggior numero d’incidenti avviene nelle ultime ore di attivita’ a causa della stanchezza.

Le conseguenze piu’ comuni dovute alle cadute dagli scii sono le distorsioni, gli strappi muscolari e le contusioni. Se non gravi questi particolari traumi possono essere curati con i farmaci di automedicazione, quelli contraddistinti dal bollino sorridente posto sulla confezione acquistabili senza ricetta medica. – In caso di distorsioni, strappi e slogature e’ importante tamponare con una borsa del ghiaccio e applicare localmente prodotti (pomate, creme, unguenti) a base di antinfiammatori non steroidei (Fans) come diclofenac, naprossene, ibuprofene, che oltre alle loro proprieta’ antinfiammatorie sono anche in grado di calmare il dolore.

Nel caso di ematomi gravi si possono invece utilizzare farmaci a base di escina, oxerutina, irudina, eparina sodica, eparan solfato, sulfomucopolissaccaridi.

In caso di ferite ed escoriazioni, dopo aver pulito accuratamente la parte con acqua fredda e sapone aiutandosi con garze sterili (mai con cotone idrofilo) si puo’ applicare un disinfettante, preferibilmente non alcolico, a base di clorexidina, cloro, iodio e iodopovidone, acqua ossigenata, mercurio. La ferita va protetta con garza sterile e cerotti. In alternativa si posso anche prodotti cicatrizzanti (disponibili anche sotto forma di garze medicate) che accelerano la cicatrizzazione e svolgono un’azione antibatterica. Se la ferita non guarisce, ma tende ad arrossarsi, a gonfiarsi e a far male o se si osservano delle striature rossastre probabilmente c’e’ un principio di infezione. In questi casi bisogna rivolgersi al farmacista o al medico.

Usare sempre gli occhiali per proteggere gli occhi non solo dal sole ma anche dal vento. In caso di piccole irritazioni si possono usare colliri anticongestionanti, se la situazione e’ un po’ piu’ seria si possono usare colliri antibiotici o disinfettanti (iodopovidone, benzalconio cloruro, clorexidina).

Ricordarsi che in montagna il rischio scottature e’ maggiore che in spiaggia: quindi usare sempre protezioni solari e in caso di necessita’ non dimenticare di utilizzare un antistaminico e cortisteroidi a bassa madia potenza. Coprire la testa, orecchie e gola per proteggersi dal freddo e dal vento. Secondo l’indagine Anifa 6 italiani su 10 ricorrono a un farmaco di automedicazione in caso di imprevisti sportivi. E’ importante pero’ tenere a mente una regola: prima di assumere un farmaco di automedicazione bisogna leggere attentamente il foglietto illustrativo e rivolgersi al farmacista o al medico nel caso si abbia un dubbio. Inoltre nelle situazioni piu’ gravi, come la rottura di un arto o una ferita profonda, e’ consigliabile chiamare i soccorsi o recarsi al piu’ presto in una struttura ospedaliera.

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