SALUTE: TRAUMI SULLA NEVE PRESENTANO “IL CONTO”, ANCHE DOPO MESI

caduta_sci18 marzo 2013 – I ‘colpi bassi’ della neve possono mostrare il loro lato negativo anche dopo diversi mesi. Slogature, distorsioni, dolori muscolari possono presentare il conto agli appassionati degli sport d’altura anche dopo un anno. Ad avere questo tipo di problema sono 6 italiani su 10, tanti sono i connazionali che dichiarano di aver avuto piccoli incidenti sulla neve.

E in molti casi il ghiaccio e le pomate non bastano, ma servono controlli più accurati. Anche a distanza di molti mesi, infatti, le ‘ammaccature’ dell’ultimo inverno possono risvegliarsi, spesso in concomitanza con altre attività sportive, in palestra o sui campi sportivi. “A distanza di pochi mesi serve un controllo da parte di un esperto – spiega Jacques Lamarche, esperto di biomeccanica clinica del Centro Medico di Neurofisiologia di Milano – perché la situazione può degenerare velocemente”.

“Dopo uno o più anni anche una banale caduta – prosegue l’esperto – può determinare alterazioni dei rapporti biomeccanici. Le sollecitazioni degli arti inferiori o i colpi che interessano le ginocchia possono ripercuotersi sull’equilibrio del bacino e sul tratto lombare e cervicale, causando discopatie molto dolorose o radicolopatie, con forti mal di schiena o perdita della sensibilità. Cadute sul fondoschiena – aggiunge – che possono invece dar vita a dolore cronico nell’area del coccige e del pavimento pelvico, due zone ad alto rischio sulla neve”.

Secondo lo specialista esistono delle regole d’oro per affrontare con prudenza la pista, così da evitare brutte sorprese. “Si deve precedere l’arrivo sulla neve con una programma di allenamento pre-sciistico almeno due mesi prima della partenza – suggerisce Lamarche – e prima di entrare in pista si deve eseguire un riscaldamento articolare e muscolare senza sopravvalutare le proprie condizioni fisiche e le proprie possibilità, per mantenere – conclude – in sicurezza se stessi e gli altri”. (Adnkronos)

Tags: , ,