EDILIZIA IN ABRUZZO, FATTURATO +3% MA CALA L’OCCUPAZIONE: -11%

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Produzione -0,5%; fatturato +2,9%; commesse +0,3%; occupazione -11,2%. Sono i numeri emersi dall’indagine congiunturale condotta dal Cresa nel settore delle costruzioni, relativamente al secondo semestre 2012. Secondo il Centro studi delle Camere di commercio abruzzesi, negli ultimi anni, l’edilizia sta vivendo in Italia una crisi preoccupante, evidenziata dal calo della produzione in tutti i comparti, ad eccezione della riqualificazione del patrimonio abitativo esistente. Di conseguenza, sono diminuite le imprese attive e le nuove aperture, mentre sono aumentate le cancellazioni.

In Abruzzo, nel 2012, sono stati rilevati, rispetto ai risultati nazionali, un maggior calo delle imprese attive e un maggiore aumento delle cancellazioni, accompagnati da un aumento delle nuove iscrizioni (in Italia sono diminuite), probabilmente legato alle prospettive future connesse alla ricostruzione post sisma.

Le risposte dei 179 imprenditori edili intervistati dal Cresa segnalano risultati meno gravi di quelli nazionali. Va precisato che non si tratta di un effettivo miglioramento, quanto del recupero dell’andamento in calo registrato dall’indagine del Cresa a partire dal giugno 2010, ben due anni dopo l’inizio della crisi risalente al 2008. Sia a livello congiunturale che tendenziale, produzione, commesse e fatturato vedono risultati generalmente positivi (ad eccezione del calo tendenziale della produzione pari a -0,5%), i costi di produzione aumentano e l’occupazione vede un momento molto problematico con diminuzioni quasi sempre a due cifre.

Le piccole imprese (6-9 addetti) hanno registrato aumenti del fatturato, diminuzioni delle commesse e andamenti peggiori del totale delle imprese sia per l’occupazione che per i costi di produzione.


Le imprese medie (10-49 addetti) hanno mostrato un aumento di produzione e fatturato accompagnato dal calo dell’occupazione e dall’incremento dei costi. Le grandi imprese (oltre 50 addetti) mostrano per commesse, occupazione e costi andamenti migliori del totale delle imprese e sono le uniche a far registrare aspettative di crescita per i prossimi sei mesi.