BRAY (MINISTRO CULTURA): “L’AQUILA E’ FERMA AL 2009, LA COMUNITA’ DEVE TORNARE ALLA SUA VITA”

bray_aq9 luglio 2013 – Un foglio sgualcito affisso su quella che era la vetrina di un’agenzia di viaggi nel centro dell’Aquila, con un’offerta per le vacanze di Pasqua, quelle dell’aprile 2009.

Ma quelle vacanze, nel capoluogo abruzzese, non ci sono mai state: “La vita all’Aquila è ferma al 2009” è il post che il ministro della Cultura, Massimo Bray, ha scritto come didascalia della foto che ha pubblicato su Twitter. Tra le vie devastate dal sisma del 6 aprile 2009 per la presentazione del cartellone della seconda edizione dell’evento “I Cantieri dell’ immaginario”, il ministro ha affidato al social network le riflessioni su una città in cui il tempo si è fermato. “La mia testimonianza è di chi vorrebbe davvero dare una speranza ai cittadini dell’Aquila. Io sono rimasto molto colpito quando ho visitato le case del cento storico e ho visto negli occhi di una signora che il dolore continuava a esserci”, ha detto il ministro. “La cultura può essere sicuramente il collante per creare il senso di comunità – ha aggiunto Bray – ma credo che in questo momento siano le scelte politiche che devono dare una risposta a questo Paese.

Devono essere scelte politiche forti, sicure, in cui dobbiamo garantire che i cittadini tornino nella loro città, che i palazzi, le abitazioni civili, insieme a quelle storico-artistiche religiose, quindi in quelle grandissime opere, siamo tutti impegnati a restaurare, che si riesca a trovare di nuovo la vita per i cittadini dell’Aquila”, ha detto ancora. “L’Aquila è una città e una comunità che devono essere restituite alla loro vita”