L’AQUILA: AVVOCATURA COMUNE PRECISA SU CONTRIBUTI COGNATA SINDACO

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L’Aquila, 11 gennaio 2014 – Si premette che l’accesso, da parte della sig.ra Tiziana Ussorio, al contributo, di cui al D.L. 39/2009 ed all’ art. 5 dell’ OPCM 3892/2010, inteso all’ estinzione, mediante accollo alla Fintecna S.p.A., del mutuo contratto per l’ acquisto dell’ abitazione principale è avvenuto senza alcun intervento da parte del Comune.

Identiche operazioni di accollo risultano essere state condotte dalla Fintecna per decine di casi analoghi, in conformità alla citata normativa emergenziale.
Presso il Comune, attraverso la cosiddetta filiera, la sig.ra Ussorio ha presentato istanza, ai sensi dell’ art. 1 seguenti dell’ OPCM 3790/2009 per l’ acquisto di un alloggio sostitutivo rispetto a quello, sito in via L. Sturzo 39 all’ interno di una palazzina crollata istantaneamente a causa del sisma del 6.4.2009 travolgendo numerosi dei residenti.

Tale istanza è stata istruita dalla cosidetta “filiera”, mediante perizia di stima del Consorzio CINEAS condotta, secondo la direttiva del Commissario Delegato per la Ricostruzione n. 14191/AG del 14.7.2010, in conformità ai valori pubblicati dall’ OMI (Osservatorio Mercato Immobiliare), organismo dell’ Agenzia delle Entrate, con riferimento all’ ante-sisma; il Comune ha pertanto corrisposto alla sig.ra Ussorio esattamente l’ importo stimato per circa 1700 euro al metro quadrato da Cineas riferito ad unità immobiliare sita al di fuori del Centro Storico, importo sensibilmente inferiore rispetto alla valutazione in precedenza svolta dall’ UTE per conto di Fintecna S.p.A. (pari a 2.700? a mq).

La sig.ra Ussorio ha quindi agito in giudizio dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale (ricorso n. 673/2011), per lamentare l’esiguità della somma ricevuta.
Il Comune, in conformità ad apposita deliberazione della Giunta Comunale, ha resistito alla domanda in maniera articolata e ferma, come comprovano gli stralci degli atti difensivi pubblicati.

Il TAR, con sentenza n. 695/2012, ha ritenuto la propria incompetenza trattandosi di questione spettante al Tribunale Ordinario; la sig.ra Ussorio ha quindi avviato presso il Tribunale Civile dell’ Aquila un nuovo giudizio (RGAC 259/2013), tuttora pendente, nel quale il Comune si è costituito a difesa del corretto operare degli uffici propri e dello Stato, negando seccamente la spettanza di qualsiasi ulteriore contributo o indennizzo.
In nessun modo il riferito rapporto di affinità con il Sindaco On. Cialente ha determinato favoritismi o riguardi per la sig.ra Ussorio, nè in sede amministrativa, per quanto risulta dall’ obiettivo esame dei fatti, nè, tantomeno, in sede giudiziaria.”

Avv. Domenico de Nardis

L’ARTICOLO DE IL TEMPO: “IL TERREMOTO FA RICCA LA COGNATA DEL SINDACO”
C’è chi rideva, c’è chi ha perso mogli, mariti, figli, padri, madri. E c’è anche chi col terremoto del 2009 ha fatto bingo. Capita così che Tiziana Ussorio, cognata del sindaco Massimo Cialente, sia riuscita quasi a triplicare i soldi spesi per acquistare una casa nel 2004, grazie alla generosità di quel Comune che adesso pretende gli affitti dai poveri cristi che ancora alloggiano nel Progetto Case, lo scrive in un articolo il quotidiano Il Tempo, oggi in edicola.

E chissà quanto ci rimarranno, considerando l’aria che tira in quanto a ricostruzione. La signora Ussorio, dunque, nel 2004 acquista un immobile in via Luigi Sturzo, pagandolo 180mila euro. La Banca di Credito cooperativo di Roma gli concede un mutuo di 130mila euro.

Quella notte maledetta del sei aprile 2009 la città dell’Aquila viene giù per un terremoto di magnitudo 6.3 e la casa della signora Ussorio, cometante altre, è completamente distrutta. Nel 2010 la donna chiede allo Stato di subentrare nel debito residuo e vende alla Fintecna l’unità immobiliare, prosegue l’articolo. Nel frattempo è intervenuta una stima dell’Agenzia del territorio che fissa in 163mila euro il valore dell’immobile.

La Fintecna, quindi, versa 126mila euro alla Banca per estinguere il mutuo (in 5 anni ha pagato solo 4000 euro?) e altri 36mila euro alla cognata di Cialente. Ma non è tutto. Nonostante sia stata sostanzialmente risarcita della perdita, la Ussorio si presenta al Comune dell’Aquila e chiede un contributo per acquistare una nuova abitazione. La domanda risale al 30 giugno del 2011.

Pronta la risposta del Comune che in un batter di ciglia le concede un contributo di ben 385mila euro, contraddicendo la prima valutazione dell’ex Ute. Per lo stesso immobile, dunque, la cognata del sindaco ha ottenuto prima il rimborso da parte di Fintecna, poi il contributo, ben più sostanzioso, da parte dell’amministrazione. Ma non è tutto. No, perché la signora Ussorio non è affatto contenta dei soldi ricevuti, e visto che non ritiene congrua la valutazione del Comune presenta un ricorso al Tar Abruzzo. Vuole avere 615mila euro. il Comune è quindi costretto a costituirsi.

«Dalla ricostruzione dei fatti – si legge nella memoria di costituzione che l’avvocato del Comune Domenico de Nardis presenta – emerge come dalle operazioni descritte l’odierna ricorrente ha tratto un indubbio vantaggio. In buona sostanza, nell’arco di un tempo molto breve, il valore dell’immobile si è praticamente triplicato, quindi non si comprende per quale motivazione la ricorrente non si ritenga soddisfatta dei contributi riconosciuti». In fondo, commenta sarcastico l’avvocato de Nardis, «è bene rammentarlo, ha subìto un terremoto, e non vinto alla lotteria», conclude l’articolo de Il Tempo.