DAL TUMORE ALLE RUGHE, ECCO QUANTO MALE FA LO ZUCCHERO

toxic-sugar_zuccheroLo sosteneva anche Marge Simpson, e io sono d’accordo con lei: serve una guerra allo zucchero, che in realtà è già iniziata. Demenza, danni al fegato, obesità, cancro, per non parlare dei denti e della pelle. Lo zucchero è preso di mira come e più dei grassi, osservato speciale dalla scienza per i guai che è in grado di causare, aggravati dalla dipendenza: una droga, ma una droga molto pericolosa.

L’ultimo studio a riguardo (dell’Oregon Research Institute e pubblicato sulla rivista The American Journal of Clinical Nutrition) ha indagato la capacità dello zucchero di spingerci tra le braccia del cibo e indurci a iper-abbuffate. Sarebbe proprio il sapore dolce a farci mangiare troppo, e non i grassi. 
I ricercatori hanno offerto a 100 volontari un frappé al cioccolato fatto con diverse concentrazioni di grassi e zuccheri, tenendo sotto osservazione il loro cervello con la risonanza magnetica funzionale, per monitorare i circuiti del piacere: erano gli zuccheri, e non i grassi, a far ululare “ancora” al nostro cervello. Da qui arriviamo al rischio sovrappeso e obesità.

Se la razione giornaliera raccomandata di zuccheri è all’incirca 7,5 cucchiai per un uomo e 6,5 per una donna, in media ne consumeremo 32 a testa solo il giorno di Natale. Eppure lo zucchero non è solo una bomba di calorie. Le ultime ricerche lo accusano di alterare processi cruciali dell’organismo, come i livelli ormonali. Uno studio francese del 2007 lo accusa poi di creare dipendenza, più della cocaina: almeno nei ratti che, potendo scegliere tra le due “droghe”, sceglievano lo zucchero anche nel caso in cui avessero già sviluppato una dipendenza da cocaina.

Lo zucchero non sarebbe neppure in grado di darci una botta d’energia, dice un’altra ricerca dell’università di Cambridge. Anzi, ci appesantisce e dà sonnolenza perché blocca l’azione della orexina, l’ormone responsabile dei sentimenti, della veglia e capace anche di regolare la capacità di bruciare calorie. Ecco quindi che cade un altro luogo comune: se ci sentiamo assonnati e pesanti, molto meglio un uovo sodo che una barretta di cioccolato.

Lo zucchero è anche in grado – confermano nuove evidenze – di far produrre più acido urico al fegato, e di conseguenza di alzare la pressione arteriosa, la principale causa di aumento del rischio cardiovascolare. Pare anche che lo zucchero sia in grado di elevare i livelli di colesterolo, a prescindere dall’indice di massa corporea.

Naturalmente lo zucchero è un enorme problema per chi soffre di diabete e può aumentare il rischio di diventarlo. Ma ci sono anche collegamenti tra il consumo di zucchero e l’insorgere della demenza.

Una delle reazioni del corpo a un eccesso di zucchero è il mal di testa. Ma alcune ricerche hanno ipotizzato che alti livelli di zucchero nel sangue invecchino il cervello precocemente, fino all’insorgere della demenza senile. L’analisi è stata pubblicata dalla rivista Neurology lo scorso anno, dopo aver indagato le reazioni ad alti livelli di zucchero nel sangue di 249 volontari per 4 anni. Lo zucchero causava restringimenti dell’amigdala e dell’ippocampo, aree associate alla memoria e alle funzioni cognitive.

Lo zucchero infine danneggerebbe il fegato come gli alcolici, per via del grasso che si accumula se la nostra dieta ci fa metabolizzare più calorie del necessario e troppo a lungo.

Il fruttosio è spesso considerato un’alternativa naturale allo zucchero. Effettivamente ha meno calorie perché non viene assorbito completamente, ma pare sia in grado di causare disturbi digestivi fermentando nell’intestino e portando diarrea e flatulenza. In generale, alti livelli di zuccheri nel sangue – come hanno stabilito numerose ricerche, tra le quali una del 2011 condotta su 5mila persone – aumentano il rischio di sviluppare tumore al fegato, al pancreas, al seno e all’intestino, pare a causa dei processi infiammatori che lo zucchero è in grado di stimolare.

Non basta? L’ultima ricerca in merito è olandese, del Leiden University Medical Center, condotta su 600 persone, e ha mostrato come lo zucchero sia anche capace di farci più vecchi. La stima dei ricercatori è 5 mesi in più per ogni 180 gr di zucchero ingerito. Com’è possibile? Pare che quando l’organismo scompone lo zucchero, rallenta anche la produzione di collagene ed elastina, proprio le componenti che fanno la pelle giovane ed elastica.

Michela Dell’Amico
fonte: wired.it