VIDEO: IL SILENZIO DELL’AQUILA 2014 – IL RUMORE DELL’ANIMA

In occasione del quinto anniversario dal terremoto del 6 aprile 2009, viene presentata la nuova versione de “Il Silenzio dell’Aquila”. Un cortometraggio nato con l’intenzione di reagire al dramma che gli aquilani hanno vissuto e stanno vivendo quotidianamente, ormai archiviato da tutti i mezzi di comunicazione come una “normale” tragedia degli ultimi anni. Per dire basta, è ora di far rinascere davvero questa città.

In questi anni, tra forti campagne mediatiche e politiche, che sbandieravano un inesistente ritorno alla normalità pre-sisma ma, soprattutto, una fasulla ricostruzione, si è giocato sulla pelle di noi aquilani. Siamo noi che ormai, inconsapevolmente, nella nostra quotidianità, ci ritroviamo in una vita che, se subito dopo il sisma consideravamo temporanea, ora ci stiamo abituando a considerare normale, non credendo più in un vero rilancio.

Anche quest’anno, la narrazione del filmato avrà uno stile completamente diverso dalle precedenti versioni e, soprattutto, sarà incentrata sul concetto di LUCE.

“Luce, il cui corrispondente termine in greco è reso con φῶς phaos/phōs la cui radice corrisponde a quella del verbo phainō, che significa “mostrare”, “rendere manifesto”, deriva dal latino “lux” che significa “illuminare” e quindi “far vedere”. È questo secondo significato che la filosofia ha visto nella luce, intesa come ciò che permette di vedere, di distinguere le forme, la profondità della realtà. Tuttavia della luce siamo coscienti solo quando questa è assente poiché senza di essa non siamo più in grado di vedere. Ed è proprio la luce che rivela e svela; ciò che non è illuminato non ci è dato di conoscere.” (Wikipedia)

Tra le notizie che più amaramente hanno colpito il territorio aquilano in questi anni, rilevante è stato il gran numero di persone che sono “fuggite” dalla loro casa, per traslocare in altre città, più vive e dalle vie piene di colori. Affinché, con il passare dei giorni, potessero ricominciare a essere coscienti dell’esistenza di una luce, che fino al 2009 illuminava la loro voglia di vivere. La sua assenza, in tutti questi anni, ha portato a un livello di inconscio dove i pensieri, le emozioni, gli istinti, le rappresentazioni, i modelli comportamentali, non erano più consapevoli delle loro realtà: cominciavano a frammentarsi i ricordi e gli sforzi per far tornare L’Aquila quella di un tempo. Tutti questi aquilani hanno capito di non vederci più, di non vedere più nella loro città una luce.

Il cortometraggio è dedicato a tutti coloro che sono andati via e a tutte le persone che, ogni giorno, nascondono il desiderio di fuggire e lasciare tutto in mano al destino. Il messaggio è profondo: toccherà allo spettatore dare un significato a quello che vedrà.

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Video Il Silenzio dell’Aquila 2013

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