MANCANZA DI SONNO, RICERCA UNIVAQ: COMPORTAMENTI PIU’ A RISCHIO PER GLI UOMINI, DONNE PIU’ ‘EGOISTE’

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L’Aquila, 23 marzo 2015 – Le società moderne sono sempre più caratterizzate da un’organizzazione delle attività lavorative sulle 24 ore.

Turni di lavoro prolungati e notturni sono molto frequenti in numerose categorie professionali, dai medici agli operatori finanziari.
I risultati di una ricerca pubblicata su PLoS ONE, condotta presso il Dipartimento MeSVA dell’Università dell’Aquila e coordinata dal Prof. Michele Ferrara, in collaborazione con ricercatori dell’Università LUISS di Roma, dell’Università di Genova e “Sapienza” di Roma, mostrano come la perdita di una notte di sonno influisca sulle nostre capacità di prendere decisioni che hanno conseguenze economiche sia per noi stessi che per gli altri.

In particolare, l’esperimento prevedeva che in due diverse condizioni – dopo una notte di sonno o dopo una notte di veglia continua– un gruppo di soggetti scegliesse tra diverse coppie di lotterie, una delle quali risultava sempre più “rischiosa” dell’altra, essendo caratterizzata da una vincita potenziale più elevata ma molto poco probabile.

I partecipanti all’esperimento, inoltre, dovevano svolgere un compito, detto “Gioco del Dittatore”, in cui a ciascuno è richiesto di dividere una somma di denaro tra sè e un altro partecipante, senza che quest’ultimo possa in alcun modo opporsi alla scelta del “Dittatore”.

Normalmente in questo gioco si evidenzia una tendenza pro-sociale degli individui, che decidono autonomamente di dividere con gli altri almeno una parte della cifra complessiva, mostrando la cosiddetta “avversione all’ineguaglianza”.

“Lo studio ha dimostrato -spiega il Prof. Ferrara- che dopo una notte insonne i maschi effettuano scelte più rischiose rispetto a quando hanno dormito, mentre le femmine fanno l’opposto, privilegiando scelte più conservative. Inoltre, per la prima volta abbiamo evidenziato che solo le femmine deprivate di sonno mostrano una diminuzione dell’avversione all’ineguaglianza. In altri termini, le femmine che non hanno dormito diventano più egoiste“.

Questi risultati indicano che la mancanza di sonno impatta significativamente sui comportamenti di rischio degli individui e sulla loro tendenza all’altruismo, anche se in modo diverso nei due generi. In particolare, se gli uomini confermano la loro già nota maggiore tendenza a mettere in atto comportamenti rischiosi, le donne sembrano più capaci di valutare i rischi anche in situazioni di stanchezza e fatica.

“Benchè le femmine siano tipicamente più cooperative ed empatiche dei maschi, nel nostro studio -precisa il Prof. Ferrara-, quando deprivate di sonno, mostrano una sorta di reazione difensiva: accettano meno rischi e sono più egoiste a spese degli altri, probabilmente a causa di una maggiore consapevolezza della riduzione delle abilità cognitive dovuta alla mancanza di sonno.

In un’ottica evoluzionistica, tale reazione conservativa potrebbe essere stata sviluppata come una forma di protezione nei confronti della prole“.

Questi risultati confermano l’importanza di studiare gli effetti della mancanza di sonno sui comportamenti sociali, sulla presa di decisioni e sulla propensione al rischio in ambito finanziario, medico, militare e della sicurezza pubblica.