ABRUZZO, 49 EVASORI TOTALI E LAVORO NERO, DENUNCE DELLA GdF

L’Aquila – 22 GIU – Durante i primi mesi del 2016 la Guardia di Finanza ha scoperto in Abruzzo 49 evasori totali e 13 paratotali. 124 i lavoratori in nero, 14 gli irregolari mentre sono in tutto 50 i datori di lavoro che hanno utilizzato manodopera irregolare e in nero.

I dati sono contenuti nella relazione resa nota stamane dal generale di Brigata Flavio Aniello, comandante regionale delle Fiamme Gialle, in occasione della celebrazione del 242esimo anniversario della fondazione del Corpo che si e’ tenuta presso la caserma “Tito Giorgi” dell’Aquila, sede del comando Abruzzo.

Il contrasto all’evasione, alle frodi fiscali e al sommerso, e’ il primo obiettivo strategico della Finanza. In questo contesto si contano 123 verifiche ai fini delle imposte dirette, dell’Iva e alti tributi; 176 controlli fiscali; 2.882 interventi di controllo economico del territorio (verifiche obblighi strumentali, controlli sulle circolazioni delle merci e su indici di capacita’ contributiva).

Per reati tributari sono stati denunciati 55 soggetti, di cui 2 in stato di arresto. Sempre per reati tributari i sequestri ammontano a 3.403.000 euro. Otto i casi di frodi all’Iva, 4 i casi fiscalita’ internazionale.

gdf“Le linee d’azione dei Reparti della Guardia di Finanza abruzzesi, in linea con lo scorso anno – ha sottolineato il generale Aniello – sono state incentrate principalmente sull’incremento della qualita’ dei controlli e sull’accurata selezione dei soggetti sottopostivi, in modo da limitare quanto piu’ possibile, da un lato l’impatto ispettivo sulle attivita’ economiche e migliorarne, dall’altro, l’efficacia, indirizzando le attenzioni su quei soggetti con piu’ elevati profili di evasione, causa di alterazione delle regole del mercato e di ingente danno per i cittadini e gli imprenditori onesti”.

Come emerge dai dati resi noti stamane, “Ingenti sono stati i beni mobili ed immobili sequestrati agli indagati per reati tributari, ai fini della successiva confisca obbligatoria dei valori corrispondenti alle imposte evase, con lo scopo precipuo di assicurare un effettivo ristoro alle casse erariali, restituendo alla collettivita’ quanto illecitamente sottratto”. Particolare attenzione – ha aggiunto il comandante – e’ stata posta, altresi’, nel contrasto allo sfruttamento della manodopera irregolare o, come meglio nota, in “nero”, fenomeno oltremodo insidioso in ragione della connessione, il piu’ delle volte, con altre forme di illegalita’ quali lo sfruttamento dell’immigrazione clandestina e le frodi in danno dell’Inps, e dei danni che arreca alle aziende oneste che si trovano a dover competere con imprese ‘infedeli’, le quali, forti di manodopera in nero, riescono ad offrire al mercato servizi e prodotti a prezzi altamente concorrenziali, in spregio anche dei lavoratori stessi che si trovano ad essere sfruttati, senza certezze sulla stabilita’ del rapporto d’impiego e senza alcuna tutela dei propri elementari diritti, altrimenti garantiti, quali ad esempio il diritto alla salute ed alla sicurezza sui luoghi di lavoro”. (AGI)