TERREMOTO: ABRUZZO SCONVOLTO PER LA PERDITA DEI SUOI CARI

candela

L’Aquila, 25 agosto 2016 – All’indomani del devastante sisma che ha colpito le regioni Lazio, Umbria e Marche anche l’Abruzzo e’ sconvolto e piange i suoi cari che non ci sono piu’.

A rimanere sotto le macerie di un’abitazione familiare e’ stato il maresciallo dei carabinieri Giampaolo Pace, 43 anni, originario della frazione aquilana di Paolmbaia di Sassa. Il sottuficiale e’ deceduto in localita’ San Giovanni di Accumuli (Rieti). Il suo corpo senza vita e’ stato trovato dai colleghi dell’Aquila dove viveva e lavorava da alcuni anni, dopo aver prestato servizio anche a Pescara, citta’ nella quale si era fatto molto apprezzare per le sue doti professionali e umane. Nel momento della devastazione Pace era solo in casa.

Straziante ed assurda la morte della piccola Marisol Piermarini, figlia di una giovane, sempre aquilana, scampata al sisma del 2009. E’ stata uccisa ad appena 18 mesi dal terremoto ad Arquata del Tronto. Dormiva nel suo lettino. La mamma, Martina Turco, aveva deciso di abbandonare L’Aquila dopo il sisma del 6 aprile 2009 trasferendosi nell’ascolano con il compagno Massimiliano. La donna, rimasta sepolta per diverse ore sotto le macerie della sua abitazione, e’ stata ricoverata all’ospedale Torrette di Ancona. Il compagno, invece, si trova nell’ospedale Mazzoni di Ascoli. Ha diverse ferite ma non corre pericolo di vita.

Dolore anche a Villa Lempa, frazione di Civitella del Tronto (Teramo) per la morte del padre del parroco Don Stefano Iacono. Il genitore del religioso, che viveva a San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno), per lo spavento della scossa ha avuto un infarto ed e’ morto.

Salva per miracolo, invece, un’altra aquilana, Renata Riga, maestra in pensione. E’ scampata alla tragedia ma la sorte beffarda ha poi voluto che il marito morisse nella sua abitazione di Saletta, frazione di Amatrice. Lei e’ rimasta in vita perche’, prima del sisma, si era procurata la frattura di un femore in un incidente domestico. E’ stata quindi ricoverata all’ospedale di Rieti e il marito, Andrea Colasanti, 70 anni, l’ha assistita fin quando ha potuto. Poi, tornato a casa, si sarebbe messo a leggere un libro e quando si e’ verificata la forte scossa un solaio lo ha travolto uccidendolo.

E il terremoto ha diviso per sempre anche due giovani fidanzati, entrambi 21enni, il cui amore era sbocciato a L’Aquila grazie alla passione per la musica. Si trovavano in casa di lei, ad Amatrice, crollata in pochi attimi, e per Anna Grossi, flautista diplomata al Liceo musicale dell’Aquila nell’anno scolastico 2014-2015, non c’e’ stato nulla da fare. Il fidanzato, Claudio Leonetti, che studiava al conservatorio ‘Casella dell’Aquila’, e’ stato investito dal crollo ma i soccorritori lo hanno recuperato vivo anche se ferito in modo grave.