TERREMOTO E CASETTE: SINDACO PIROZZI, ‘SOLO QUELLE AUTORIZZATE’, ACCORDO CON PROTEZIONE CIVILE

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28 setttembre 2016 – La casetta di legno donata dalla Onius La Via del Sale ad un allevatore di Amatrice, Antonio Guerrini, cui è seguita l’ordinanza di sgombero, notificata a stretto giro dal Comune di Amatrice per abuso edilizio, è diventato un caso, alimentato dai molti “vergogna” dei social network.

Sul tema torna il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi.

«Per tutti i nostri allevatori in difficoltà, perché colpiti dal terremoto e che hanno visto la loro casa gravemente danneggiata, abbiamo raggiunto un accordo con la Protezione Civile, che sta inviando loro dei moduli abitativi di servizio. In questo modo, nel pieno rispetto delle normative urbanistiche vigenti, gli allevatori potranno continuare a vivere accanto ai loro capi e alle loro aziende, mantenendo viva la loro capacità economica e senza mettere a repentaglio ciò che fornisce loro il sostentamento.

L’iniziativa si è resa necessaria per garantire, all’approssimarsi dei primi freddi e a pochi mesi dall’inverno, che il mondo degli allevatori di Amatrice possa continuare a operare nonostante i danni del sisma dello scorso 24 agosto. Peraltro, questa soluzione spegne sul nascere il rischio di speculazioni che alcune realtà, pubblicizzando – oltre a sponsorizzare se stesse – possibili donazioni di casette prefabbricate non in regola con le leggi urbanistiche dello Stato, potrebbero ingenerare. Infine, l’accordo ottenuto evita il proliferare di soluzioni abitative ‘fai da te’, che non aiuterebbero una ricostruzione cittadina coerente e rispettosa delle leggi.

«Non ci è stato concesso di autorizzare nessuna casetta prefabbricata abusiva – spiega Pirozzi – in quanto non sono state previste deroghe alla legge urbanistica. Avevamo predisposto, in un primo tempo, persino un’ordinanza specifica nell’ambito delle abitazioni provvisorie, che tuttavia è stata respinta. La soluzione che abbiamo trovato, comunque, rispetta pienamente le regole, risolve il problema nel concreto ed è una risposta chiara a quanti hanno polemizzato nei giorni scorsi per un caso che, più che di donazione, si potrebbe definire di auto-pubblicità scorretta. Abbiamo bisogno che gli interventi di ricostruzione di Amatrice, anche della cosiddetta ‘Amatrice a tempo’, vengano fatti bene e ci stiamo impegnando strenuamente per questo».