TERREMOTO EMILIA-ROMAGNA 2012: L’IMPATTO SULLA SALUTE DELLA POPOLAZIONE

insonnia

Come ha inciso il terremoto sulla salute delle persone che ha colpito l’Emilia-Romagna a maggio 2012? Quali sono gli effetti psicologici di un evento così traumatico?

Un’indagine per valutare quali sono le condizioni di salute della popolazione del ‘cratere’ a 4 anni dal terremoto. È questo l’obiettivo di ISTMO (Impatto sulla Salute del Territorio in provincia di Modena), una ricerca dell’AUSL di Modena realizzata tra novembre 2014 e settembre 2015, anche grazie al contributo delle Fondazioni Cassa di Risparmio di Carpi e di Mirandola, per valutare stato di salute, stili di vita e ricorso ai servizi di prevenzione, intervistando un campione di persone coinvolte dal sisma.

I risultati, presentati a giugno 2016, descrivono una popolazione resiliente, in grado di far fronte in maniera positiva a eventi traumatici, che globalmente non mostra evidenti cambiamenti nello stato di salute percepito ma in cui una persona su due riferisce ancora un pensiero intrusivo, cioè ricorda gli eventi anche quando non vuole.

Questo a testimonianza di come il sisma sia stato un evento pervasivo nei vissuti di molti cittadini, rappresentando uno spartiacque tra la vita prima e dopo il terremoto.

In questo scenario, lo stato d’ansia e i sintomi di depressione sono molto più diffusi tra le persone che hanno riferito danni o disagi dal sisma; complessivamente però i sintomi depressivi riferiti si sono ridotti dopo il sisma.

Allo stesso modo non tutti i fattori di rischio comportamentali hanno risentito di un impatto fortemente negativo: la prevalenza dei fumatori si è infatti ridotta (dal 31 al 27%), ma è diminuita anche la percentuale di coloro che praticano attività fisica (dal 35 al 29%) ed è leggermente aumentata la percentuale di persone con problemi di obesità (dal 10 al 15%).

È rimasta stabile la copertura della vaccinazione antinfluenzale nelle persone con patologie croniche e il ricorso agli esami preventivi per la diagnosi precoce dei tumori.

Dall’indagine emerge inoltre che l’1,9% delle persone intervistate è rimasto ferito a seguito del sisma, mentre il 2,8% ha subito un decesso in famiglia o tra le persone che conosceva.

Quattro persone su dieci riferiscono di aver subito danni economici. Su 100 persone circa il 6,5% ha avuto l’abitazione parzialmente o completamente inagibile. Oltre il 70% ha abitato fuori casa almeno per un periodo.

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