SISMA L’AQUILA: RIMOSSI ALTRI BALCONI DAL PROGETTO CASE

Ancora balconi pericolanti a rischio crollo e rimossi negli alloggi antisismici del progetto C.a.s.e. dell’Aquila, costruiti dopo il sisma del 6 aprile 2009, nel progetto CASE di Cese di Preturo, dove un’inchiesta giudiziaria ancora alle battute iniziali ipotizza difetti di costruzione e materiali scadenti.

Nella mattinata di ieri gli agenti della sezione di polizia Giudiziaria del Corpo Forestale, del Nucleo investigativo polizia ambientale e forestale (Nipaf) dello stesso Corpo e del comando provinciale, in LE SPINE accordo con la procura della Repubblica, hanno provveduto a rimuovere cinque balconi pericolanti nelle Case di Cese di Preturo.

Gli stessi sono stati trovati in pessimo stato di conservazione, con muffe ed infiltrazioni d’acqua. I balconi sono stati trasferiti presso il deposito giudiziario all’autoparco comunale ed andranno a corroborare la tesi dell’accusa in vista dell’udienza preliminare che vede coinvolte 29 persone (tra cui funzionari del Comune) accusati a vario titolo di frode, truffa ai danni dello Stato da 18 milioni di euro e falso.

Un’inchiesta del sostituto pro curatore Roberta D’Avolio iniziata con il crollo del balcone nel progetto Case di Cese di Preturo del 2 settembre 2014 e poi estesa a simili problematiche costruttive delle abitazioni antisismiche, realizzate nel post-terremoto.

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