DECRETO TERREMOTO: SONO 13 GLI EMENDAMENTI DEL GOVERNO

Sono 13 gli emendamenti  al decreto terremoto (DL 4286) depositati dal Governo in commissione Ambiente alla Camera nel corso della seduta notturna di ieri, uno ciascuno per gli artt 1, 6, 5, 13 ,16, 19, 20 e sei emendamenti all’art. 18Ecco i più rilevanti:

• Estensione del bonus sud ai comuni del cratere

L’emendamento del Governo prevede di estendere ai Comuni del cratere del terremoto, fino al 31 dicembre 2018, il cosiddetto bonus sud per gli investimenti delle imprese in beni strumentali, “nella misura del 25% per le grandi imprese, del 35% per le medie imprese e del 45% per le piccole imprese”. L’emendamento aggiunge un articolo al decreto e stanzia per questa misura 20 milioni di euro per il 2017 e 23,9 milioni di euro per il 2018, mediante corrispondente riduzione della dotazione del Fondo per interventi strutturali di politica economica.

• Anticipo di 300 mln in attesa di fondi UE
Un anticipo dello Stato pari a 300 milioni, “al fine di assicurare la tempestiva attivazione degli interventi a favore delle aree colpite sisma del centro Italia”, in attesa “dell’accredito dei contributi dell’Unione europea a carico del Fondo di solidarietà. L’emendamento aggiunge un articolo al decreto e trova le coperture dal Fondo di rotazione del ministero dell’Economia per l’attuazione delle politiche comunitarie. Le risorse prelevate saranno integrate “a carico dei successivi accrediti disposti dall’Unione europea a titolo di contributo del Fondo di solidarietà per il sisma del centro Italia”.

• Aumento di 1,5mln per la microzonazione sismica dei Comuni – Messa in sicurezza delle Chiese dove sarà possibile celebrare messa
Aumentare di 1,5 milioni le risorse impiegabili per le attività di microzonazione da parte dei Comuni. L’emendamento permette ai Comuni e alle Province colpite dal terremoto di provvedere alla predisposizione dei progetti delle opere e alla elaborazione degli atti necessari alla pianificazione urbanistica, sia tramite risorse interne che, in via residuale, attraverso affidamento di incarichi a professionisti esterni attraverso una procedura negoziata con almeno cinque professionisti iscritti alle white list. Inoltre viene fatto in modo, che, per “assicurare la continuità del culto”, le diocesi, contestualmente agli interventi di messa in sicurezza per la salvaguardia delle chiese, possono procedere, secondo le modalità stabilite con ordinanze commissariali, “all’effettuazione di ulteriori interventi che consentano la riapertura al pubblico delle strutture ecclesiali”.

• Accelerare la messa in sicurezza delle scuole
L’attività di progettazione relativa agli appalti relativi alla messa in sicurezza delle scuole “può essere effettuata dal personale assegnato alla struttura commissariale centrale ed agli Uffici speciali per la ricostruzione, in possesso dei requisiti e della professionalità previsti dalle vigenti disposizioni di legge”. Lo stesso emendamento dà la stessa possibilità anche al personale Fintecna e a quello dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa messo a disposizione della Struttura commissariale.

• Possibili contributi a professionisti Aedes
Prevedere la possibilità di riconoscere un contributo al professionista incaricato dell’attività di redazione delle schede Aedes, anche qualora l’edificio, dichiarato inizialmente non utilizzabile dalla Protezione civile, sia classificato come agibile.  L’eventuale contributo spettante sarà a valere delle contabilità speciali intestate ai presidenti di Regioni-vice commissari.

Utilizzo degli immobili della pubblica amministrazione utilizzabili per l’emergenza casa
Gli immobili di proprietà pubblica, ripristinabili con miglioramento sismico entro e non oltre la data del 31 dicembre 2018, data ultima della gestione commissariale post-sisma, potranno “essere destinati alla soddisfazione delle esigenze abitative delle popolazioni dei territori interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016″ La relazione tecnica dell’emendamento specifica che la disposizione non si riferisce solo alle case popolari ma a tutti gli edifici pubblici. Allo scopo i presidenti delle Regioni interessate elaboreranno degli elenchi ad hoc con gli immobili pubblici utilizzabili in questo senso.

• Assunzione di altri 10 dirigenti di protezione civile
Il capo del dipartimento della Protezione Civile, in caso di esito non favorevole delle procedure di interpello, è autorizzato a provvedere all’attribuzione di incarichi dirigenziali “nella misura del 75% delle posizioni dirigenziali vacanti oltre che disponibili, e comunque entro il limite massimo di ulteriori 10 incarichi”.  Lo stesso emendamento prevede che gli incarichi così conferiti “hanno durata annuale e sono rinnovabili per una sola volta e, comunque, cessano al momento dell’entrata in servizio dei vincitori del concorso previsto da questo decreto per l’assunzione di 13 dirigenti.

Fonte: Public Policy