L’Aquila, il silenzio del Centro Storico – Galleria Foto n.2

16 ottobre 2010.
Di nuovo nel Centro dell’Aquila, nella Zona Rossa. Quando possibile continuiamo a seguire il progetto L’Aquila 3D (in questo articolo date e modalita’ di partecipazione), ideato dall’architetto inglese Barnaby Gunning, e sostenuto da Google.

Le foto che seguono, amatoriali e non relative al progetto, rappresentano una parte del settore analizzato nella giornata:

Piazza della Repubblica, Piazza S.Marco, Piazza S.Maria di Roio, Piazza S.Maria di Bagno, Piazza S.Marciano, Via S.Marciano, Via Roio, Via delle Bone Novelle,Via Vetusti, Via del Cardinale, Via dell’Arcivescovado, Via S.Francesco di Paola, Via dell’Indipendenza,  Via S.Agostino, ed altre vie …e vicoletti vari…oltre 140 foto a testimoniare lo stato attuale del centro storico.

La parziale riapertura di Via dell’Arcivescovado ha attratto un pò di gente nel centro dell’Aquila. Ma e’ la zona rossa  che impressiona. Cerchi di ricordare cosa c’era dove ora restano cumuli di macerie, e in alcuni casi ti viene incontro anche il software StreetView di Google, con le immagini antecedenti al terremoto. Cerchi di immaginare le difficolta’ della Ricostruzione “pesante”…tecniche, sociali, temporali, economiche. Del centro storico dell’Aquila, della periferia, dei borghi…
E pensi alle tante falsita’ comunicate dai media, a partire da coloro che della Ricostruzione dovrebbero essere i protagonisti e gli artefici. Non riesci ad immaginare come, anche in 10 anni, si possa sperare di riavere la citta’. Non ne vedi oggi i presupposti: né economici (come i finanziamenti certi, le misure a favore dell’occupazione), né nella professionalita’ e capacita’ dei tuoi rappresentanti politici (locali e nazionali), né sociali, con la maggior parte degli sfollati dislocati ovunque nel territorio e con la mancanza di partecipazione della popolazione alla ricostruzione, uno dei fattori determinanti in caso di disastri come quello vissuto, e mai applicato qui a L’Aquila.
Poi, mentre osservi altri crolli, altre vie, altri palazzi devastati o messi in sicurezza, su un muro noti una scritta:

“LA GENTE COME NOI NON MOLLA MAI

Nella gallery (che potrebbe richiedere qualche secondo per il caricamento) cliccare su FS per una visualizzazione a schermo pieno, su SL per avviarne lo slideshow.