Video: appalti sospetti, lavoro nero e finti divorzi per avere due alloggi

APPALTI SOSPETTI

(da abruzzo24ore.tv) C’e’ un buco investigativo che sara’ oggetto di sviluppi. Lo ha detto il procuratore di Napoli Fabrizio Cafiero de Raho, riferendosi all’operazione Untouchable che ha portato finora all’arresto e alla denuncia di imprenditori considerati legati al clan camorristico dei casalesi, compreso il casertano Michele Gallo che stava cercando appalti e lavori nel cratere sismico, grazie ipotizzano gli inquirenti all’aiuto dell’imprenditore aquilano Antonio Cerasoli, ex presidente della Confcooperative.

Nuovo fronte dell’inchiesta insomma e’ verificare dove e in che misura la camorra sta operando negli appalti della ricostruzione. In un passaggio dell’ordinanza del gip Alessandro Buccino Grimaldi, si legge che l’imprenditore campano, era spesso in citta’. E oltre ala realizzazione del centro benessere di Ocre, la Finanza indaga su altre attivita’ di Antonio Cerasoli, descritto come socio occulto di Gallo, compreso l’insediamento abitativo di Madonna della Strada dove sono state realizzate gia’ tre villette e dove c’e’ un progetto di ampliamento su un terreno limitrofo con altri 20 alloggi.

LAVORO NERO

Ma nel fronte del contrasto all’illegalita’ non ci sono solo reali o presunte infiltrazioni mafiose. A seguito dei controlli effettuati nei cantieri aquilani dal Dipartimento provinciale per il lavoro e’ risultato infatti che una ditta su due non e’ in regola e il 12 per cento dei lavoratori e’ in nero.

Sulle 237 imprese ispezionate, ben 148 sono fuori norma per la sicurezza nel cantiere o per la posizione contrattuale. Se si guarda agli operai, poi, su 411 controllati 123 hanno contratti irregolari e 53 sono addirittura senza contratto. Spesso immigrati stranieri, pagati poche decine di euro al giorno, e che dormono in siti di fortuna perché non possono certo permettersi di affittare abitazioni a prezzi fuori controllo e proibitivi. E il direttore ispettivo del Dpl Maria Carmela Vecchio chiede dunque rinforzi, perché non e’ possibile controllare con efficacia un numero di cantieri che mese dopo mese va moltiplicandosi.

FINTI DIVORZI PER AVERE DUE ALLOGGI

Esiste infine il fronte interno dell’illegalita’, che purtroppo ha come protagonisti in negativo i terremotati aquilani. Clamoroso il caso di una coppia che per ottenere due appartamenti anziché uno del progetto Case, ha pensato bene di separarsi.

Al momento della verifica da parte della Forestale, tutta la famiglia era però riunita a vedere la televisione sotto lo stesso tetto di uno degli appartamenti, mentre il secondo era utilizzato come dependance.

Un caso non isolato, sono infatti una ventina le coppie di furbetti del quartiere case che si sono separati per ottenere alloggi non dovuti, alla faccia degli oltre 800 i nuclei familiari di terremotati che attendono ancora in albergo, e in qualche caso in camper e in garage, l’assegnazione di una casa.