Gli sfollati in albergo: i loro diritti e i costi per ospitarli

Articolo da www.abruzzo24ore.tv

Scarica la convenzione

Un terremotato ospite in albergo e’ a conoscenza dei suoi diritti? Ha letto la convenzione stipulata da albergatori e Regione Abruzzo recentemente approvata?

Il testo, come impone la legge sulla trasparenza e’ ovviamente disponibile in rete. Basta andare sul portale della Regione Abruzzo, far scorrere la pagina fino in fondo e cliccare sul bannerino ‘Biblioteca”. Poi, dopo una ricerca nell’archivio può arrivare al link ”Emergenza Terremoto Abruzzo. Deliberazione Giunta Regionale n. 582 del 12 ottobre 2009”.


Oppure dall’home page del sito della Regione si può andare alla sezione ”Gestione terremoto” e cliccare al link ”Deliberazione Giunta Regionale n. 582 del 12 ottobre 2009”, in alto a destra. Nulla di più semplice ed intuitivo insomma…

Ecco di seguito alcuni passaggi salienti della convenzione:

Il vitto comprende prima colazione, pranzo e cena e deve essere ”variato e rispettoso dei bisogni e dei gusti degli utenti .”

In particolare la colazione deve essere così imbandita: fette biscottate, pane, dolci (croissant, crostate, biscotti) marmellate, latte caffe’, succhi di frutta.

Il menu del pranzo e della cena deve obbligatoriamente essere composto da un primo piatto a scelta tra tre proposte alternative, da un secondo piatto tra due proposte alternative, un contorno, frutta o dolce, 1/2 minerale 1/2 vino della casa, caffe’.

Il mancato rispetto di tali prescrizioni ”dara’ luogo all’interruzione del rapporto convenzionale”.

Non solo: l’albergatore e’ tenuto a conteggiare i mancati pasti, e deve sopratutto garantire alle persone esodate – orribile neologismo… – e che fanno i pendolari, il servizio di pocket lunch. Il pasto al sacco deve essere così composto: sandwich, panini con affettati e salumi e/o formaggi o cotoletta, confezione di insalata e/o verdura, dessert, frutta fresca, bibita in lattina, condimenti. Se i pendolari esodati partono molto presto, anche la colazione deve essere fornita al sacco.

La convenzione raccomanda, anzi obbliga al ‘‘decoro, cortesia ed educazione da parte del personale nei confronti degli ospiti sfollati..”

La struttura ricettiva e’ obbligata anche ad organizzare a proprie spese almeno un’attivita’ teatrale, cinematografica, musicale o ludica.

L’albergatore non può comunicare direttamente allo sfollato eventuali trasferimenti in altre strutture, perché ciò va prima concordato con la Protezione civile e poi comunicato dalla Protezione civile al diretto interessato.

I prezzi che la Protezione civile, o meglio il contribuente italiano paga agli alberghi per questo servizio reso, sono senz’altro congrui, anzi, sono una vera e propria manna dal cielo, vista al crisi e la flessione del turismo regionale a causa del terremoto.

Sulla costa, grazie al terremoto,  molti alberghi nell’estate 2009 hanno raddoppiato il fatturato. E in virtù di questa convenzione gli ospiti sfollati rimarranno in questi alberghi per tanti altri mesi, garantendo in molti casi il tutto esaurito in bassa stagione. E per giunta a costi di gestione contenuti, perché un ospite di lunga durata consente di comprimere molte voci di spesa, ripsetto ad un turista che si ferma in media una settimana.

Ma vediamo i rimborsi stabiliti dalla convenzione

Per un albergo a tre stelle pensione completa, a persona e al giorno:

Sistemazione in doppia……… 64 euro

Sistemazione in singola……… 72 euro

E ancora: 47 euro per ogni letto aggiunto per adulto, 21 euro per un letto aggiunto per bambino da 2-5 anni in, 32 euro per un letto aggiunto per un bambino dai 5 a i 12 anni.

Per gli alberghi a una o due stelle i prezzi sono ovviamente più bassi

Sistemazione in doppia……… 54 euro

Sistemazione in singola……… 61 euro

Per gli alberghi a 4 stelle invece il costo cresce del 10-15% a voce.

La sistemazione in camping e villaggi turistici variano da 64 a 54 euro.

Per le sistemazioni in un appartamento-vacanza il costo quotidiano va dai 34 ai 24 euro a persona. A cui poi si aggiunge il servizio catering, come nel caso di bad and breakfast e altre strutture ricettive che non hanno cucina.

Per concludere un paio di conti della serva:

Il solidale proprietario convenzionato di un appartamento con tre camere da letto potra’ arrivare ad incassare, grazie ai suoi ospiti terremotati, oltre 3mila euro al mese. Poiche’ anzi la convenzione gli consente di aggiungere letti nelle camere, ed anche nel soggiorno, con una casa di tre camere da letto si può arrivare a mila euro di guadagno al mese.

Si potrebbe osservare che a Roseto, uno dei luoghi di vacanza più costosi della costa abruzzese, un appartamento di tali dimensioni viene affittato in alta stagione dai 1500 ai 2000 euro. In bassa stagione questi appartamenti sono di norma vuoti e sfitti. Nelle aree montane, anche in alta stagione, gli appartamenti vengono affittati ai turisti a prezzi di gran lunga più bassi, per ovvie leggi di mercato. Chi spederebbe infatti tremila euro solo per l’alloggio per trascorrere un mese di vacanza a novembre in un paesino semi-spopolato dell’entroterra aquilano?

Per continuare ad ospitare una famiglia composta da padre, madre e bambino in una albergo a tre stelle per sei mesi si spenderanno quasi 30mila euro. Poco meno di una casa di legno gia’ arredata, il doppio di un container da collocare a L’Aquila. In caso di famiglie numerose il costo della permanenza in albergo quasi quasi si avvicina a quella necessaria per rifarsi la casa. Ma oramai queste sono solo frivole osservazioni in calce a questa curiosa e costosissima gestione dell’emergenza sismica.

Tags: