Auditorium, il Giappone pronto a donarne uno nuovo a L’Aquila

Articolo da www.primadanoi.it

Il Giappone «é pronto a regalare un nuovo Auditorium all’Aquila».
Lo ha assicurato l’ambasciatore giapponese in Italia, Hiroyasu Ando, durante la visita alla nuova struttura del Conservatorio dell’Aquila che verra’ inaugurata il prossimo 22 dicembre con un’esibizione diretta dal maestro Riccardo Muti.  L’Auditorium verra’ realizzato nel cortile adiacente il conservatorio e comporta un investimento complessivo da parte del Giappone di 500 mila euro.
«Varie ragioni – ha detto l’ambasciatore – hanno fatto naufragare il nostro progetto originario di realizzare una sede unica, dotata di sala concerti da un’altra parte della citta’, ma sono convinto che questa nostra installazione sara’ disponibile al più presto».


Il progetto originario prevede il coinvolgimento dell’architetto Shigeru Ban specializzato in materiali poveri, un progetto presentato ufficialmente anche dal premier Silvio Berlusconi nel corso del G8, con tanto di modellino. Poi la vicenda e’ tristemente naufragata, non si capisce ancora perche’.
Se all’inizio si temeva per frizioni tra Giappone e Italia adesso sembra tutto risolto e addirittura dall’oriente hanno ancora voglia di investire in favore della ricostruzione aquilana.
Le tante incongruenze sulla manovra per escludere il progetto  donato dal maestro Shigeru Ban le aveva raccolte l’architetto Gianluigi D’Angelo di www.channelbeta.net parlando con Aldo Benedetti, docente di Architettura alla Facolta’ d’Ingegneria dell’Aquila che era stato coinvolto nella operazione benefica dell’artista giapponese.
L’opera sarebbe stata realizzata con «materiali ecologici e reciclabili», ricorda oggi Benedetti.
Progetti simili nel mondo ce ne sono a decine e Shigeru Ban e’ solito proporre le sue creature su quelle aree del pianeta toccate da disastri.
Spesso si avvale anche «di una rete di architetti volontari per l’emergenza, mossi da spirito di natura solidaristica». Nessun guadagno nascosto, insomma, ma la volonta’ di partecipare alla ricostruzione di un paese martoriato.
Questo nuovo tentativo andra’ a buon fine?