Simboli da abbattere o primi segni di riapertura della città ?

18 marzo 2010.
Con poche ore di preavviso e’ stata avviata la rimozione delle macerie dalla citta’. Fra 4-5 milioni di metri cubi, fra le tante piazze, vicoli, periferie in cui iniziare, si e’ scelta Piazza Palazzo.
“Sono venuti a rimuovere le carriole e non le macerie”, dicono tanti aquilani. La carriola, quel simbolo che nelle ultime settimane ha significato molto più che togliere decine di tonnellate di macerie. Per chi si e’ recato in centro la domenica, e’ stato un simbolo di PARTECIPAZIONE attiva della popolazione; quella che ti stimola, che da’ un senso differente alle domeniche, alla fatica, che ti fa rincontrare e sorridere, anche osservando quei resti di edifici e i ricordi che si portano dietro. Vedere un vescovo con la pala in mano che smuove un cumulo di macerie, bambini ed anziani che si passano callarelle, gente di ogni eta’ che partecipa con soddisfazione.
Differenziare e rendere riutilizzabile pezzi di abitazioni, di storia;  gettare quanto non più utile. Sono semplici azioni che hanno ridato speranza, liberato, purificato per alcune ore i pensieri peggiori.
Credo sia questo il significato più profondo di quelle domeniche, per quanto visto, più che gli aspetti materiali legati alla rimozione vera e propria delle macerie.
Massimo Cialente, sindaco della citta’ dell’Aquila, sembra non ne sapesse niente dell’intervento deciso per  Piazza Palazzo. L’ho visto urlare proprio in questa piazza, qualche domenica precedente, chiedendo che “I cittadini dovevano essere con lui”. Anche avesse saputo, ha dimostrato di non comprendere cosa voglia dire essere dalla parte dei cittadini, né sembra comprendere quanto le macerie siano importanti per dare lavoro a tanti aquilani.
Per Gianni Chiodi “La rimozione delle macerie e’ partita da Piazza Palazzo perche’ e’ il simbolo della citta’ dell’Aquila ed e’ il luogo che al piu’ presto deve tornare nella disponibilita’ degli aquilani”.
Provo a credergli. Due mesi di tempo per togliere le macerie dal centro storico. Troppo per Cialente, facciamo 1 mese e mezzo. Sono propenso a pensare che sia l’ennesimo spot elettorale, basti leggere gli squallidi battibecchi fra Del Corvo e  Pezzopane sorti in seguito. Di programmi per la provincia non se ne vedono, solo i soliti manifesti ritoccati con Photoshop ci ricordano che a breve ci saranno le elezioni.
Ma voglio provare a credere alle loro parole. Se e’ vero quel che dicono, entro breve potremo accedere liberamente a Piazza Palazzo e via via a porzioni sempre maggiori del Centro Storico. Perché molti aquilani desiderano ritrovare i punti di aggregazione, di gioco e svago per i bambini, luoghi in cui passeggiare liberamente nel centro e dintorni, di ritrovo per le famiglie, di semplice conversazione.
Se così non sara’, avremo la certezza dell’ennesimo spot elettorale da trasmettere a reti unificate, e di dimostrazione di un potere politico, locale e nazionale, sempre più distante dai bisogni di reale partecipazione dei cittadini alla rinascita di questa citta’.