L’Aquila: Berlusconi attacca le carriole e Cialente

“Le macerie all’Aquila non sono colpa nostra”. In collegamento telefonico con Sulmona,  ieri Silvio Berlusconi si e’ difeso dalle accuse e sminuisce la protesta delle carriole. “Noi volevamo togliere le macerie 11 mesi fa ma e’ stato il sindaco dell’Aquila Cialente e il Consiglio comunale a impedircelo perche’ ci hanno detto che volevano farlo con imprese locali. I giornali della sinistra hanno approfittato della situazione pubblicando fotografie delle carriole con due o tre mattoni sopra
Riguardo Cialente: in passato ha avallato, o non ostacolato per mesi, la maggior parte e le più decisive scelte imposte dall’alto.  Non ascoltando i tanti cittadini che esprimevano dissenso o un semplice diritto alla partecipazione sulle attivita’ in corso, nell’emergenza così come oggi nella ricostruzione. Non opponendosi con energia, ed anzi mostrando il più delle volte una debolezza tale da consentire ad alcuni esponenti politici (e non) nazionali di accusarlo o irriderlo senza trovare ostacolo alcuno, o quasi.
Riguardo la frase di Berlusconi sulle carriole, i fatti reali di chi li ha vissuti in prima persona, o di chi ha visto immagini, video, racconti, tramite questo o altri siti, sono la migliore risposta al tentativo di sminuire questo vero esempio di PARTECIPAZIONE attiva della popolazione aquilana.
Bugie evidenti. Così evidenti che se dette da un esponente minore del PdL avrebbero scatenato reazioni  violente da parte dei rappresentanti locali dello stesso partito, più  consapevoli della realta’ aquilana e del popolo delle carriole. Ma le frasi sono di Berlusconi, e nessuno del PdL si sognera’ di contraddirlo.