Il comune vara il “Piano Regolatore dei Servizi Sociali”

Si chiama ”Piano regolatore dei servizi sociali” e la settimana scorsa il Comune dell’Aquila ha deliberato l’avvio delle procedure affinche’ possa partire subito la sua progettazione. Stamane, l’assessore Giustino Masciocco, promotore e coordinatore del Piano, ne ha illustrato caratteristiche e finalita’.
”Abbiamo ritenuto necessario – ha spiegato – rompere gli schemi precedenti al terremoto, dando origine ad un programma sociale che venga dal basso, senza imposizioni, senza direttive politiche e linee guida. Si terra’ conto delle esperienze passate con un occhio particolare ad iniziative che stanno prendendo piede in questo momento”.
Nella progettazione del Piano saranno coinvolti soggetti pubblici e privati, organizzazioni di volontariato e, piu’ in generale, terzo settore, nonche’ organismi della cooperazione, sindacati maggiormente rappresentativi, Universita’ e tutti gli Enti che vorranno aderire. Il Piano si propone, dunque, di rivedere tutta l’offerta dei servizi sociale ante sisma, perche’ cambiate le realta’ territoriali e mutate le richieste di aggregazione ed aiuto, dando vita ad interventi altamente qualificati, ma soprattutto complementari gli uni con gli altri. Finora il sociale all’Aquila ha potuto contare solo su contributi regionali ed una quota di cofinanziamento da parte del Comune.
Ma si e’ intervenuto solo nell’assistenza tout court.
L’esigenza di servizi specifici, gia’ avvertita, e’ diventata piu’ forte dopo la tragedia. Quanto al gia’ fatto, l’assessore Masciocco ha citato un Avviso pubblico, dell’importo di 104 mila euro, in favore dei meno abbienti; la ristrutturazione del Plna (Piano locale non autosufficienti) che l’anno passato ha erogato 350 mila euro; la ripresa dell’attivita’ nei 4 Centri diurni cittadini. Il sindaco Cialente, sta insistendo per avere una certa quantita’ di alloggi del Fondo immobiliare da gestire per rispondere alle necessita’ del sociale di maggior urgenza.
Masciocco ha altresi’ annunciato che si sta lavorando per assicurare ad un numero, sia pur limitato di bambini, la scuola estiva.

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