Comune dissestato e alla paralisi. La lettera di Cialente

Articolo da Abruzzo24ore.tv.

Il  Comune del’Aquila, a causa del sisma non può rispettare il patto di stabilita 2008 – 2011, ed e’ in una   situazione di sostanziale dissesto finanziario. Solo le minori entrate tributarie per il 2009 sono state stimate in oltre 21 milioni di euro.
Il sindaco Cialente dunque ha scritto una lettere che riportiamo integralmente al presidente Silvio Berlusconi, al ministro delle Finanza Giulio Tremonti, al sottosegretario Gianni Letta, al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, per chiedere una deroga dall’obbligo di ripianare il disavanzo di amministrazione 2009 e dall’applicazione delle nuove norme di razionalizzazione e liberalizzazione delle spa comunali.
E non solo il sindaco Cialente ha decretato la sospensione ”di tutte le autorizzazioni gia’ eventualmente concesse ai dirigenti ed al personale dipendente dall’Amministrazione comunale per lo svolgimento di attivita’ retribuite a favore di altre pubbliche amministrazioni o di privati non comprese nei compiti o doveri d’ufficio”. Cioe’ il blocco di pagamenti e investimenti.

A seguire la lettera di richiesta di deroga di Cialente e il testo del decreto

Al Sig. Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Silvio Berlusconi
Al Sig. Ministro delle Finanze, On. Giulio Tremonti
Al Sig. Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, On. Dott. Gianni Letta
Al Sig. Ragioniere Generale dello Stato, Dott. Mario Canzio
Al Sig. Capo di Gabinetto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Prof. Vincenzo Fortunato
E pc: Sig. Presidente della Repubblica, On. Giorgio Napolitano

Oggetto: bilancio 2009, bilancio di previsione 2010 e bilancio pluriennale 2011-2012.

Con riferimento all’O.P.C.M. del 16 aprile 2010, n. 3866, avente ad oggetto “ulteriori interventi urgenti diretti a fronteggiare gli eventi sismici verificatesi nella regione Abruzzo il 6 aprile 2009” (in G.U. del 24.4.2010) con la quale e’ stato disposto il differimento dei termini per l’approvazione sia del bilancio di previsione per l’anno 2010 e relativi allegati che del rendiconto di gestione 2009 per i comuni di cui all’art. 1 comma 2 del D.L. n. 39 del 2009 convertito con modificazioni dalla legge n. 77 del 2009, si precisa quanto segue:

1. SALVAGUARDIA EQUILIBRI DI BILANCIO 2009 (SCADENZA 30.09.2009)
Il Consiglio Comunale con atto n. 103 del 9.3.2010 ha approvato la deliberazione avente ad oggetto ”Determinazioni in ordine alla salvaguardia degli equilibri di bilancio di cui all’art. 193 del D.Lgs. n. 267/00.”
Nella parte motiva del provvedimento si precisava che la salvaguardia degli equilibri di bilancio era stata effettuata sulla scorta dei dati del bilancio di previsione 2009 e su quanto disposto dall’ordinanza n. 3784 del 25.6.2009, che prevedeva anticipazioni da parte dello Stato per le entrate tributarie sospese secondo modalita’ da definirsi con apposito decreto del MEF.

2. ASSESTAMENTO GENERALE DEL BILANCIO 2009 (SCADENZA 30.11.2009)
Con due distinte ordinanze n. 3822 del 25.11.2009 e n. 3837 del 30.12.2009, il termine per l’assestamento generale del bilancio di previsione 2009 e’ stato prorogato per ben due volte, con la prima ordinanza al 31 dicembre 2009 e con la seconda al 15 marzo 2010. Nella citata Ordinanza n. 3822/2009, veniva altresì precisato che era necessario individuare adeguate soluzioni per gli squilibri di bilancio causati dalle minori entrate derivanti dal minor gettito tributario per effetto degli eventi sismici.
Il Consiglio Comunale con atto n. 36 del 9.3.2010 ha approvato la deliberazione avente ad oggetto “Assestamento generale del bilancio di previsione 2009, ai sensi dell’art. 175 comma 8 del TUEL: disavanzo di gestione per squilibrio della gestione di competenza – contenimento della spesa corrente ed approvazione misure di cui al comma 2 dell’art. 193 del TUEL”.
Nella parte dispositiva del provvedimento si prendeva atto che alla medesima data non erano state individuate adeguate soluzioni per gli squilibri di bilancio, causati dalle minori entrate derivanti dal minor gettito tributario (giusta O.P.C.M. 3822 del 25.11.2009).
Si dava atto altresì che a seguito dell’operazione di assestamento generale del bilancio di previsione 2009, gli equilibri di parte corrente alla data del 31.12.2009 evidenziavano un disavanzo pari ad Euro 8.866.647,18. Si prospettavano contestualmente una serie di manovre correttive per far fronte allo squilibrio che avrebbero dovuto trovare applicazione nei bilanci di previsione 2010 e 2011.
Tale situazione e’ stata portata a conoscenza dei rappresentati della Ragioneria Generale dello Stato, nell’incontro programmato per il pomeriggio del 9.3.2010, presso la stessa Ragioneria. In tale occasione si sono avute ampie rassicurazioni in ordine alla predisposizione di un’Ordinanza che autorizzasse l’Ente a spalmare il menzionato disavanzo in un periodo più ampio, pari almeno a cinque o dieci esercizi finanziari con decorrenza dal 2013, anziché come previsto dal terzo comma dell’art. 193 del TUEL nei due anni ancora possibili (2010-2011), in considerazione dell’indifferibile necessita’ di disporre di tutte le risorse possibili, per la ripresa economico – produttiva della citta’ dell’Aquila nel triennio 2010-2012.
L’emananda ordinanza avrebbe dovuto contenere anche espressa deroga alle sanzioni previste dal comma 4 del medesimo art. 193 del TUEL (scioglimento del Consiglio Comunale per mancata adozione dei provvedimenti di riequilibrio con le citate deliberazioni n. 103 del 9.3.2009 e n. 36 del 9.3.2010).
L’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3866 del 16.4.2010 invece, rinvia al 30 giugno 2010 i termini previsti per l’approvazione da parte del Consiglio Comunale del bilancio di previsione 2010 e relativi allegati nonché del rendiconto 2009 (entrambi scadenti il 30 aprile 2010) e difformemente da quanto prospettato nella riunione del pomeriggio del 9.3.2010 presso la Ragioneria Generale dello Stato si limita a suggerire per quanto riguarda il disavanzo di parte corrente “… i comuni possono procedere al riequilibrio dell’eventuale disavanzo di amministrazione al 31 dicembre 2009, con la procedura di cui all’art. 193 dello stesso decreto legislativo 267 del 2000”.
L’espressione di cui all’O.P.C.M. n. 3866/2010 “disavanzo di amministrazione” postula l’approvazione del rendiconto di gestione 2009. Il richiamo poi alla procedura di cui all’art. 193 del TUEL, per ripianare il disavanzo di amministrazione 2009, comporterebbe l’utilizzo di tutte le entrate e le disponibilita’ ad eccezione di quelle provenienti dall’assunzione di prestiti e di quelle aventi specifica destinazione per legge, nonché i proventi derivanti da alienazione di beni patrimoniali.
Così operando verrebbe seriamente compromessa la capacita’ di spesa sul bilancio 2010-2011.

PATTO DI STABILITA’2009
In data 31.3.2010, entro i termini previsti dalle norme in materia, questa amministrazione ha trasmesso per via telematica, alla Ragioneria Generale dello Stato, il modello relativo al monitoraggio semestrale delle risultanze del patto di stabilita’ per l’anno 2009. Per questo Comune l’obiettivo programmatico annuale del saldo finanziario 2009 era pari a 1.562 (migliaia di euro). Nel modello trasmesso si evidenzia il mancato raggiungimento dell’obiettivo programmatico 2009, infatti la differenza tra il risultato netto e l’obiettivo annuale risulta pari a meno 11.328 (migliaia di euro).
Tale risultato e’ imputabile all’impossibilita’ per l’ente di accertare, sotto il profilo giuridico-finanziario l’entita’ delle entrate tributarie previste in bilancio per i restanti 9/12 dell’anno 2009; entrate che per l’aspetto squisitamente normativo risultano “sospese” e che invece dal punto di vista sostanziale rappresentano una perdita di gettito tributario, per le motivazioni sopra riportate. Le stesse motivazioni riguardano anche la perdita delle entrate patrimoniali nel bilancio 2009.
Il mancato rispetto dell’obiettivo programmatico 2009 dovuto alla grave situazione venuta a determinarsi a seguito del sisma del 6 aprile 2009, ha impedito la regolare gestione del bilancio 2009, con la conseguente drastica riduzione delle entrate e delle spese.
Il nuovo regime sanzionatorio, previsto per gli enti inadempienti al patto di stabilita 2008 – 2011, qualora venisse applicato anche al Comune dell’Aquila inciderebbe pesantemente sulla gestione del bilancio 2010, in quanto prevede:
a. Riduzione dei trasferimenti ordinari dovuti dal Ministero dell’Interno;
b. limite agli impegni di spesa corrente;
c. divieto di ricorso all’indebitamento;
d. divieto di assunzione del personale a qualsiasi titolo e con qualsivoglia tipologia di contratto;
e. riduzione del 30% dell’ indennita’ di funzione e dei gettoni di presenza degli amministratori.
È auspicabile quindi che codesto ente non venga compreso tra gli enti inadempienti.

BILANCIO 2010 E DOCUMENTI DI PROGRAMMAZIONE ECONOMICO FINANZIARIA 2010 – 2012.
La predisposizione del bilancio di previsione 2010 e gli allegati documenti di programmazione economico – finanziaria risente della inevitabile contrazione delle entrate tributarie (ICI seconde case per le abitazioni agibili, TARSU progetto C.A.S.E. per le ridotte dimensioni degli alloggi nonché per le sole abitazioni agibili). In parte anche della riduzione delle entrate patrimoniali (fitti attivi edifici di proprieta’ agibili).
E’ appena il caso di sottolineare infatti che gli immobili classificati inagibili, in base alle verifiche eseguite dai tecnici della Protezione Civile, seppure diversamente classificati in base all’entita’ dei danni subiti ( categorie B-3862; C-517; E-8493; F-973) richiedono tempi assolutamente differenziati per gli interventi di recupero necessari ad assicurarne l’agibilita’. Il ritorno all’agibilita’ per le prime due categorie (B e C) con la conseguente assoggettabilita’ ai tributi, viene stimato non prima del 2011. Per le restanti categorie di edifici (E e F), che insistono in gran parte del centro storico della Citta’ e delle frazioni, risulta difficile stimare i tempi necessari per il ripristino dell’agibilita’.
In base ai dati sopra riportati e’ di tutta evidenza che trattasi di perdita di gettito tributario per il 2009 e parzialmente per gli anni 2010-2011 e non di semplice sospensione di tributi recuperabili. Le minori entrate tributarie per il 2009 sono state stimate in Euro 21.433.378,49 a cui vanno aggiunti le minori entrate patrimoniali per Cosap, pubblicita’, violazioni del codice della strada, fitti attivi.

Con riferimento alle societa’ partecipate da questo Ente, come di seguito individuate:
-A.S.M. s.p.a, OGGETTO SOCIALE: raccolta, trasporto rifiuti urbani ed igiene ambientale;
-A.M.A. s.p.a, OGGETTO SOCIALE: Gestione autolinee di servizio di trasporto pubblico;
-A.F.M. s.p.a., OGGETTO SOCIALE gestione unitaria e integrata delle farmacie comunali , servizi cimiteriali, asili nido;
-C.T.G.S. s.p.a., OGGETTO SOCIALE gestione integrata dei servizi turistici;
-S.E.D. s.p.a., OGGETTO SOCIALE consulenza, progettazione, realizzazione e gestione di soluzioni informatiche;

ed in relazione all’obbligo di conformarsi al nuovo quadro normativo, sia in tema di servizi pubblici locali a rilevanza economica, delineatosi a seguito dell’entrata in vigore dell’art. 23 bis del D.L. n. 112 del 2008 convertito dalla legge n. 133 del 2008 e ss.mm.ii., che in termini di servizi strumentali di cui all’art. 13 del D.L. 223 del 2006, convertito dalla legge n. 248 del 2006 e ss.mm.ii., attese le peculiari condizioni socio-economiche ed ambientali delineatesi a seguito del sisma si chiede apposita autorizzazione in deroga ai vincoli posti dalle norme richiamate.
Infine, l’enorme quantita’ di risorse da destinare ai bisogni della citta’ intesa in termini di collettivita’ amministrata nonché di rete di servizi ed infrastrutture da riattivare, non e’ rinvenibile nelle dotazioni di bilancio prevedibili per il triennio 2010-2012, anche se sono state previste, integrazioni per lo stesso periodo,pari all’80% del contributo ordinario nonche’ risorse aggiuntive limitatamente al 2010 con il fondo di cui all’art . 2 comma 250 della legge 23 dicembre 2009 n. 191 (finanziaria 2010).

CONCLUSIONI
Per dovere di completezza e sintesi si avanza richiesta di apposita Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri che preveda le seguenti autorizzazioni in deroga:
1. dall’obbligo di ripianare il disavanzo di amministrazione 2009 come previsto dal terzo comma dell’art. 193 del TUEL nei due anni ancora possibili (2010-2011), consentendo un termine più ampio, pari almeno a cinque o dieci esercizi finanziari con decorrenza dal 2013.
2. dall’applicazione al Comune dell’Aquila del nuovo regime sanzionatorio previsto per gli enti inadempienti al patto di stabilita 2008 – 2011.
3. dagli obblighi posti dall’art. 23 bis del D.L. n. 112 del 2008 convertito dalla legge n. 133 del 2008 e ss.mm.ii per i servizi pubblici locali a rilevanza economica e dall’art. 13 del D.L. 223 del 2006, convertito dalla legge n. 248 del 2006 e ss.mm.ii., per i servizi strumentali.
4. dall’obbligo di restituzione dell’anticipazione di cassa disposto con Decreto del Ministero dell’Economia e Finanze ciò a parziale soddisfo della perdita delle entrate tributarie riferite all’anno 2009.

Cordiali Saluti
IL SINDACO
(On. Dott. Massimo Cialente)

PREMESSO
Che con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 6.04.2009 e’ stato dichiarato lo stato di emergenza fino al31.12.2010, in ordine agli eccezionali eventi sismici del medesimo 6 aprile, che hanno interessato questo Comune, unitamente ad altri della Regione Abruzzo.
Che con decreto legge 28.4.09, n. 39, convertito dalla legge 24.6.09, n. 77 e numerose ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri sono state emanate disposizioni, contraddistinte dal carattere di urgenza e straordinarieta’ anche in deroga a specifiche norme di legge, atte a fronteggiare e superare l’emergenza .
Che, in conseguenza del sisma, l’Amministrazione comunale e’ stata gravata da nuove ed impegnative attribuzioni che investono da un lato l’assistenza alla popolazione e dall’altro la ricostruzione del patrimonio edilizio e del tessuto socio-economico dell’intero territorio comunale.

CONSIDERATO
Che in tale contesto e’ necessario ottimizzare la funzionalita’ e l’efficienza della struttura organizzativa dell’Ente anche procedendo alla sospensione di eventuali autorizzazioni rilasciate a dirigenti e dipendenti comunali per lo svolgimento di attivita’ a favore di altre pubbliche amministrazioni o, in genere, di terzi, non comprese nei compiti e doveri d’ufficio.
Visto l’art. 53 del d. lgs. 30.3.2001, n. 165 in materia di incompatibilita’, cumulo di impieghi e di incarichi.
Vista la deliberazione della Giunta n. 1247 del 29.12.1998, con la quale sono stati adottati i criteri per l’autorizzazione all’esercizio di incarichi retribuiti preso altre pubbliche amministrazioni o di privati.

RITENUTO
Necessario, nel contesto di grave emergenza sopra accennato, di concentrare ogni sforzo dell’Amministrazione comunale al superamento dell’emergenza stessa, utilizzando al meglio tutte le risorse umane disponibili.

DECRETA
Con decorrenza immediata e fino al 31.12.2010 sono sospese tutte le autorizzazioni gia’ eventualmente concesse ai dirigenti ed al personale dipendente dall’Amministrazione comunale per lo svolgimento di attivita’ retribuite a favore di altre pubbliche amministrazioni o di privati non comprese nei compiti o doveri d’ufficio.
Il presente provvedimento e’ immediatamente dispositivo nei confronti dei dirigenti e costituisce atto d’indirizzo nei confronti dei dirigenti stessi affinché adottino analogo provvedimento di sospensione di autorizzazioni eventualmente concesse a favore del personale addetto ai Servizi ed Uffici di competenza, nonché del direttore generale.
Il presente provvedimento viene comunicato per quanto di competenza al direttore generale, al segretario generale ed ai dirigenti.

L’Aquila, lì 30 aprile 2010

IL SINDACO
(On. Dott. Massimo Cialente)