Orlando (Idv): Minzolini deve essere licenziato
“Chiediamo ai dirigenti Rai di licenziare il ‘direttorissimo’ Augusto Minzolini. E’ un vero e proprio terminator delle notizie”, afferma il portavoce dell’Italia dei Valori Leoluca Orlando. “Per il direttore del più importante Tg nazionale del servizio pubblico, infatti, 20 mila aquilani che il 16 giugno sono scesi in piazza per protestare contro i ritardi della ricostruzione – spiega Orlando – non sono una notizia. E’ inaudito che i cittadini che pagano il canone devono continuare a vedere questo scempio dell’informazione”. “Per Berlusconi, come per Minzolini, ormai gli aquilani, abbandonati a se stessi – aggiunge l’esponente dipietrista – non fanno più notizia e, dato che protestano, vanno censurati. Infatti sono mesi ormai che il premier non fa più passerelle mediatiche in Abruzzo.
Minzolini, dopo aver epurato i colleghi a lui scomodi, ha infangato la memoria di 308 morti e dei loro familiari, eliminando le loro voci. Il presidente Garimberti non deve e non può più tollerare tutto ciò. Noi dell’Italia dei Valori aderiamo alla protesta degli abruzzesi partita dalla rete e boicotteremo, il 1 luglio, il Tg che non da’ più notizie. “Faremo una lotta senza quartiere – conclude Orlando – a cominciare dalla commissione di Vigilanza, per far tornare dignita’ e credibilita’ all’azienda e chiamiamo, inoltre, a raccolta tutta l’opposizione che deve essere unita nel fare una battaglia comune per ridare dignita’ al servizio pubblico e ai molti professionisti che ci lavorano e per restituirlo ai legittimi titolari: i cittadini”
Pezzopane: informazione controllata da peggior regime
“Ormai e’ palese che l’informazione e’ controllata ed i giornalisti minacciati dal peggior regime d’Europa”. Lo afferma in una nota Stefania Pezzopane, responsasibile del Pd per la ricostruzione dell’Aquila. “Lo scorso 16 giugno -prosegue Pezzopane – 20.000 terremotati hanno dimenticato la loro fede politica ed hanno imbracciato i colori nero-verdi della citta’ per marciare simbolicamente verso Roma via autostrada. Alla manifestazione c’erano tutti quelli che non vogliono piu’ essere presi in giro. I disperati senza piu’ casa, senza lavoro, senza una citta’ ed un tessuto sociale, senza piu’ fabbriche, aziende e negozi, con un centro storico ancora coperto di macerie. Gli stessi disperati – aggiunge Pezzopane – a cui i tg ed i quotidiani di proprieta’ del premier o da lui stesso assoggettati ai propri piani, hanno l’immoralita’ di raccontare che a L’Aquila va tutto bene: la ricostruzione e’ stata un successo che ci invidia il mondo e che chi non e’ d’accordo e’ un ingrato ed un sabotatore. I direttori di questi tg, hanno scandalizzato l’opinione pubblica nei giorni del disastro per essersi vantati degli ascolti raggiunti con la cronaca del terremoto. Non hanno mancato neppure un’inaugurazione del progetto CASE. Gli stessi direttori, hanno avuto l’immoralita’ di ignorare il risvolto imbarazzante di quelle stesse situazioni: un fiume di tre chilometri, di gente arrabbiata e disperata che gridava la disonesta’ del Governo che ha promesso sulle macerie e negato nel momento della vera necessita’, quando ormai le telecamere erano spente. 20.000 persone in una citta’ di sfollati e terremotati di 70.000, e’ un evento storico”.
Del Corvo: Solidarieta’ a RAI e Mediaset. E risponde alla Pezzopane.
«Per la Pezzopane», sostiene Del Corvo, «la citta’ e’ in agonia e martirizzata, in preda allo spirito di rassegnazione e al vittimismo. Per me, la citta’ in cui sto vivendo ogni giorno e per cui sto lavorando, e’ un territorio gravemente ferito da un sisma che non ha fatto distinzioni, ed ora ha bisogno più che mai, di molto lavoro per poter riemergere e tornare a splendere».
Riguardo l’attacco che la Pezzopane sferra al Tg1, Tg2 e Mediaset, stando al fianco di molti cittadini, Del Corvo esprimo solidarieta’ a tutti i professionisti delle tre testate.
«La visibilita’ di cui si deve nutrire L’Aquila non e’ legata alle telecamere. Io stesso mentre sfilavo durante la manifestazione del 16 giugno, mi sentivo immensamente legato ai cittadini aquilani e alla grande voglia di riconquistare la loro amata citta’ e non ho minimamente pensato alle telecamere che erano assenti, come, invece la stessa Pezzopane, ha fatto in situazione di emergenza e nel momento della sua presidenza, quando andava spesso rincorrendo studi televisivi e interviste per una propria visibilita’».