TERREMOTO L’AQUILA, CLASS ACTION CONTRO LE BOLLETTE DEL PROGETTO C.A.S.E.

cialente_massimoL’AQUILA – Mentre all’orizzonte si profila una class action – almeno per fermare le scadenze immediate – il sindaco Massimo Cialente annuncia che il Comune sta valutando l’opportunità di estendere la rateizzazione, ma solo per le famiglie indigenti secondo il reddito Isee.

C’è ancora grandissima tensione sul tema degli avvisi di pagamento recapitati ai residenti del progetto Case per saldare i consumi condominiali di acqua, energia elettrica e gas. Stangate a tre zeri che hanno provocato una vera e propria rivoluzione.

LE CIFRE
In effetti, almeno a stare allo studio approfondito dell’associazione Cittadinanze [leggi lo studio], l’aggravio causato dai presunti errori di calcolo del Comune varierà dal 15 al 26 per cento per chi è nel Progetto Case dal 1 aprile 2010. La percentuale sarà addirittura maggiore per chi è entrato dopo. In termini assoluti si parla di una cifra tra i 500 e i 600 euro per una casa con due camere. Il tutto perché, secondo l’associazione, è sbagliato il calcolo dei consumi dell’acqua.

L’indice individuato, infatti, avrebbe dovuto essere «caricato» sul totale solo per i primi 18 mesi – dopo quel periodo ogni utente ha ricevuto o sta ricevendo la propria fattura – mentre invece è stato proiettato sull’intero arco temporale (32 mesi). Questo ha alzato le cifre.


Invece Cittadinanze sostiene che andavano costruiti due indici differenti: uno per i mesi in cui l’acqua era stata fatturata al Comune, uno per i mesi successivi. In sostanza da ottobre 2011 in poi l’acqua si fa pagare due volte. Cittadinanze ha promosso la costituzione di un coordinamento «inter-case» per l’approfondimento tecnico e amministrativo della vicenda.

LE REAZIONI
Il sindaco, ieri, ha confermato le dichiarazioni dell’assessore Moroni: «Entro maggio ci saranno tutte le verifiche per andare a vedere ciò che ogni piastra ha speso. Le famiglie nel pagare le prime rate non verseranno nulla più del dovuto poi ci sarà il conguaglio. L’unica cosa che si può fare è estendere le rate per i cittadini indigenti secondo il reddito Isee». Duro Emanuele Imprudente di L’Aquila città aperta: «Gli edifici del Progetto Case stanno cadendo a pezzi giorno dopo giorno e, con una gran faccia tosta, il sindaco Cialente e i suoi chiedono agli occupanti i canoni di compartecipazione per gli affitti e migliaia di euro per il pagamento delle utenze. Qual è la contropartita dei nostri solerti amministratori? Manutenzione zero, infiltrazioni di acqua, luci che non funzionano, termosifoni che non si accendono».

da Il Messaggero.it