GABRIELLI: «DARE L’ABITABILITÀ AI SEMINTERRATI È UN CRIMINE»

sardegna_allagamentiIl capo della Protezione civile riferisce che gli stessi sindaci lamentano abusivismo e condoni.

da Repubblica – “Considero criminale che si consenta l’abitabilità dei seminterrati in zone soggette a esondazione, queste sono le condizioni che ci portano a raccogliere i morti in giro per l’Italia”, ha detto il capo del Dipartimento della Protezione civile, Franco Gabrielli, durante l’audizione alla commissione ambiente della Camera sull’alluvione che ha colpito nei giorni scorsi la Sardegna, causando 16 morti e un disperso.

“Questioni che purtroppo troviamo spesso in giro per l’Italia”, dice il capo della Protezione civile. Pesa “lo stato in cui si trova quel territorio, come è stato governato e violato e gli stessi sindaci parlano di abusivismo e condoni. Ho verificato quanti miliardi sono stati imputati a progetti per la messa in sicurezza sotto il profilo idrogeologico. Tra fondi comunitari, fondi ex fas, fondi di coesione e fondi regionali sono 2 miliardi e mezzo, dei quali sono stati spesi 400 milioni”. Non solo: per quanto riguarda “il Famoso fondo dell’Apq (accordo di programma quadro sul dissesto idrogeologico), 600 milioni – prosegue Gabrielli – abbiamo visto che ci sono regioni che hanno speso lo 0,1%, molto probabilmente il compenso al commissario che doveva fare qualcosa e non ha fatto”.

La Sardegna in particolare “sconta l’utilizzo del suolo, ho visto aree con arginature che vanno a contenere fiumi e torrenti che poi sono saltate: si era recuperato terreno e la natura se l’è ripreso, con gli interessi”, riferisce Gabrielli.

“L’uso sregolato del suolo, contro l’equilibrio della natura, purtroppo continua, dal mio punto di vista, ad essere una delle cause maggiori delle disgrazie che affrontiamo in giro per l’italia”, tuona il capo del dipartimento della protezione civile, in chiusura della sua audizione alla commissione ambiente della camera.

Partendo da questa considerazione, “Occorre porre di nuovo al centro delle attività delle amministrazioni la figura del geologo – dice Gabrielli – non sarebbe per trovare ulteriori posti di lavoro, ma per il riconoscimento del fatto che si rimette al centro della nostra attività di pianificazione la conoscenza delle più elementari regole di un corretto utilizzo del suolo”.

In tutto ciò dobbiamo prepararci ad affrontare “inevitabili modificazioni” dei regimi idrici e meteorologici, “non so se sia in atto un cambio climatico – conclude il capo della Protezione civile – ma prendo atto che questa è una condizione che stiamo vivendo”.