Tasse sui terremotati: lo sdegno è trasversale

Riportiamo altre dichiarazioni sulle decisioni del Governo riguardo le tasse nel nostro territorio. Si veda anche l’articolo Tasse: le prime reazioni sdegnate dei politici

“La sospensione del pagamento dei tributi e dei contributi nelle aree terremotate deve valere per tutti i cittadini, altrimenti ci troveremmo davanti ad una forte ingiustizia sociale. Con il decreto del presidente del Consiglio che dovra’ essere approvato si eliminino discriminazioni tra le categorie di lavoratori, come emergerebbe dal testo inserito nel Milleproroghe” (Piero Peretti, UGL Abruzzo)

“E’ la solita presa in giro, infatti nella bozza di decreto e’ scritto che le categorie a rischio sono solo i titolari di reddito di impresa o di lavoro autonomo. Per Berlusconi i lavoratori, i cassaintegrati, i precari, i pensionati che sopravvivono con poche centinaia di euro al mese, con la casa distrutta e con i figli disoccupati non sono categorie a rischio”. (Antonio Di Pietro, IDV)

“La decisione del Governo di far pagare le tasse a tutti tranne che ai lavoratori autonomi rischia di mettere in ginocchio migliaia di famiglie” (Luigi D’Eramo, La Destra)

“Il COISP (Sindacato Indipendente di Polizia) non può condividere queste impostazioni del Governo che, ancora una volta, cerca di dividere i cittadini aquilani tra chi e’ meritevole della detassazione e chi no. Il terremoto ha colpito indistintamente imprese, commercianti, imprenditori, lavoratori autonomi ed anche “dipendenti” perché quindi creare distinzione in base alla categoria o al ceto sociale? Per il COISP non ci devono essere distinzioni” (COISP, Sindacato Indipendente di Polizia)

“Chiedo al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano di non firmare il provvedimento che fa di lavoratori dipendenti, cassintegrati, precari dei figli di un Dio minore” (Giorgio De Matteis, MpA)