Terremoto: nelle intercettazioni le risate di chi ci guadagna

Questo sito si occupa del terremoto del 6 aprile 2009 a L’Aquila e di tutte le sue conseguenze. Non ci interessano le intercettazioni a Bertolaso sulla sua vita privata, però ci interessano quelle che coinvolgono lui, i suoi collaboratori e gli imprenditori a loro vicini riguardo il post-terremoto a L’Aquila. Ecco un estratto di un articolo di Repubblica con alcuni agghiaccianti scambi di battute.

L’11 aprile 2009, a pochi giorni dal sisma che ha devastato L’Aquila, Balducci [collaboratore di Bertolaso per la “Gestione Grandi Eventi”, NdR], in una lunga conversazione con Anemone [giovane imprenditore vicino a Balducci, NdR] “fa pesare il fatto che si e’ fatto promotore per l’inserimento delle imprese di Anemone nei lavori post terremoto (“Ti rendi conto? Chi oggi al posto mio si sarebbe mosso?”) ed esce allo scoperto pretendendo in cambio che il figlio Filippo goda di qualche ulteriore beneficio (“Tra qualche giorno compie 30 anni e io mi chiedo come padre: che ho fatto per lui? Un cazzo”)”. Filippo trovera’ una sistemazione.

D’altro canto, gia’ il 6 aprile, in una conversazione tra gli imprenditori Francesco Maria De Vito Piscicelli, direttore tecnico dell’impresa Opere pubbliche e ambiente Spa di Roma, associata al consorzio Novus di Napoli e il cognato Gagliardi si capisce che c’e’ attesa per le mosse di Balducci sugli appalti: “Alla Ferratella occupati di sta roba del terremoto perché qui bisogna partire in quarta subito, non e’ che c’e’ un terremoto al giorno”. “Lo so”, e ride. “Per carita’, poveracci”. “Va buò”. “Io stamattina ridevo alle tre e mezzo dentro al letto”.

Ecco l’articolo completo.