Mentre a Roio Poggio è abbattuta un’abitazione, ma il proprietario non ne sa niente…

… con dentro mobili nuovi. Il proprietario era in attesa di sapere quando avrebbe potuto spostarli.
– Mentre arrivava il Giro d’Italia che paralizzera’ nel pomeriggio la circolazione cittadina, passando sull’arteria principale della citta’, rimasta piena di buche per mesi. Riasfaltata soltanto per l’occasione e con il comune che ha trovato, con forti difficolta’, i finanziamenti necessari.
– Mentre i consigli comunali sono convocati a chilometri di distanza dalla citta’, e a volte annullati per mancanza del numero legale.
– Mentre il masterplan della ricostruzione resta segreto e chissa’ se e dove in corso di elaborazione.
– Mentre c’e’ chi parla di miracoli, ed ancora non c’e’ la zona franca, a luglio si ripagheranno tutte le tasse, e pochi sembrano convinti di poter ottenere gli stessi diritti dati ad altri terremotati. E non dicessero che dipende dalla crisi, chiedessero per una volta i soldi a corrotti, corruttori ed evasori fiscali.
– Mentre le ditte di riparazione rischiano di abbandonare i cantieri per mancati pagamenti dei lavori.
– Mentre la ricostruzione vera e’ ancora agli inizi, non si sa se ci sono i finanziamenti per i contributi diretti (quelli pagati dal comune) e per la ricostruzione delle abitazioni più danneggiate. Ma intanto, con la gestione dell’emergenza “made in Protezione Civile”, centinaia di milioni di euro sono stati spesi senza alcun controllo di sorta e pianificazione del territorio
– Mentre migliaia di persone sono ancora oggi fuori citta’, per lo più anziani, che hanno avuto la sfortuna di abitare in una citta’ che in un momento di difficolta’ ha trovato, come unico rimedio, quello di metterli da parte, affinché non ingombrino
– Mentre se si lascia un alloggio per più di una settimana, o se si ospita qualcuno per più di sette giorni, bisogna segnalarlo al comune (e in caso contrario, che succede?)

– Mentre decine di operai portati dalle imprese nell’emergenza, sono ora abbandonati nella nostra citta’, dormono in rifugi d’occasione, in tende o case inagibili.

– Mentre i cittadini non ottengono i rimborsi dal comune per i traslochi eseguiti o altri benefici previsti dalle ordinanze

– Mentre i pagamenti per l’autonoma sistemazione,  indispensabili per molti aquilani, sono  ancora fermi a febbraio.

– Mentre se ad agosto si e’ scelta la sistemazione autonoma, facendo risparmiare parecchio allo stato, oggi molti perdono anche il diritto a questo contributo perché in famiglia hanno comunque una casa agibile, poco importa se distante parecchi chilometri dalla citta’, e poco importa quali siano le reali disponibilita’ finanziarie e patrimoniali (la casa e’ l’unico bene valutato)

– Mentre i furti nelle abitazioni disabitate si susseguono, in una citta’ militarizzata,  con il centro storico completamente chiuso in orari serali.

– Mentre se si cerca una persona per contattarla il comune non sa dove sia, e si nasconde dietro una privacy fittizia sul perché non può fornire tali informazioni.

– Mentre anche i pagamenti degli espropri sono fermi

– Mentre alcuni hanno come obiettivo principale la cittadinanza onoraria a Bertolaso,  o  lo spostamento di un tendone in Piazza Duomo.

Mentre accade questo, ed altro, gli aquilani, quelli che tengono seriamente alla citta’, e comunque la pensino ideologicamente, dove sono, perché non alzano la voce?

Perché non ci sono accenni a nuovi movimenti politici, trasversali, con obiettivi condivisibili, in cui parole come onesta’, professionalita’, attenzione ai bisogni reali della citta’ e dei cittadini non siano solo slogan da campagna elettorale?

O e’ “normale” che sia così, perché siamo terremotati? Ognuno pensi a stesso, perché abbiamo fiducia, e perché tanto il prossimo film sara’ girato solo tra 10 anni?