Tasse e scippo fondi del S.Salvatore: le dichiarazioni di Lolli (PD)

Sulle tasse poche garanzie. Il buco della sanita’ coperto con i soldi destinati al S.Salvatore,
“Se la manovra finanziaria dovesse confermare quelle che sono le indicazioni contenute nella bozza preliminare, verrebbero accontentate solo in parte le richieste della comunita’ aquilana sulle agevolazioni fiscali”. Lo ha detto il parlamentare del Partito democratico, Giovanni Lolli, dopo aver consultato le prime bozze del provvedimento, il cui articolo 39 prevede che i lavoratori dipendenti tornino a pagare tributi e contributi dal primo luglio prossimo, con proroga di altri 6 mesi  per gli autonomi con reddito fino a 200mila euro annui. Un documento che stabilisce, inoltre, che dal primo gennaio 2011 tutti torneranno a restituire al 100% i tributi non versati nel periodo di sospensione in sessanta rate. ‘Riguardo alla restituzione – ha commentato Lolli – riconosciamo che un passo in avanti e’ stato fatto, ma chiediamo le stesse condizioni utilizzate per l’Umbria e le Marche, così come chiediamo – ha aggiunto – una scelta più ’sociale’ delle categorie che usufruiranno del nuovo periodo di sospensione, a tutela delle categorie più deboli”. E’ stata rinviata al primo giugno, intanto, alla luce degli ultimi sviluppi sulla manovra, la mobilitazione collettiva sulle tasse, prevista per questo pomeriggio in piazza Duomo, all’Aquila.

Scippo fondi: buco sanita’ coperto con soldi sisma
“La Regione ripiana il buco della sanita’ attraverso l’utilizzo dei 47 milioni dei proventi assicurativi dell’ospedale San Salvatore a seguito del sisma”. Lo ha detto il parlamentare del Partito democratico, Giovanni Lolli, denunciando ancora una volta che “il terremoto dell’Aquila sta diventando un ‘bancomat’ dal quale la Regione preleva soldi per sistemare le sue pendenze”. In una conferenza stampa, convocata insieme con l’ex presidente della Provincia dell’Aquila, Stefania Pezzopane, responsabile nazionale della ricostruzione per il partito democratico, Lolli ha sottolineato che “la Regione Abruzzo ha utilizzato fondi della ricostruzione per ripianare buona parte di quei 72 milioni di euro che sono il disavanzo che la Regione aveva rispetto al piano di rientro del 2009″. “Il resto delle risorse – ha affermato oggi Lolli -sono state reperite non utilizzando i progetti obiettivo e non assegnando i fondi per i medici di base. Vorrei ricordare – ha detto ancora il parlamentare – che la legge prevede che l’utilizzo di fondi residui dei bilanci di tutte le Regioni italiane, possa essere messo a disposizione dell’Aquila. Si parla di circa 160 milioni di euro che sono esattamente la cifra che dovrebbe essere impiegata per la ricostruzione di 5 ospedali, tra i quali però, non c’é il San Salvatore”. Di qui l’impegno: “faremo i cani da guardia affinché i fondi per il terremoto restino nel cratere”.