L’economia aquilana dopo il terremoto del 6 aprile

Immagine economiaAnalisi del Cresa – Giugno 2009

Il documento del Cresa (Centro di studi e ricerche economico sociali istituito dalle Camere di Commercio d’Abruzzo) e’ così articolato.

Nella sezione 1 descrive brevemente l’evoluzione recente dell’economia della provincia dell’Aquila ed il profilo socio economico dell’area del “cratere”.

Nella sezione 2 viene indicata una prima stima dell’impatto che il terremoto ha determinato sotto il profilo economico, con particolare riguardo alle attivita’ insistenti nel Centro storico dell’Aquila e all’Universita’.

Il lavoro si occupa solo marginalmente del cosiddetto danno “diretto” arrecato dal sisma alle attivita’ produttive in termini di strutture, attrezzature, scorte, la cui quantificazione e’ stata oggetto di altri accertamenti.
Esso intende fornire una prima, e probabilmente approssimata per difetto, stima del danno economico e cioe’ del cosiddetto danno “indiretto” sopportato dalle forze imprenditoriali attive nei vari ambiti produttivi ma anche dai soggetti che forniscono servizi di pubblica utilita’ (in special modo l’universita’).

Il “valore economico” del centro storico: lo studio evidenzia come, sommando i flussi finanziari relativi a ciascuna delle attivita’ presenti  (esercizi commerciali, affitti a studenti universitari, prestazioni di servizi professionali)  si perviene ad un totale di circa 400 milioni di euro. Se ad esso si aggiungono i flussi finanziari attivati dalle medesime attivita’ nel restante territorio comunale si raggiunge un totale di circa un miliardo di euro, pari al 75% del valore aggiunto complessivamente realizzato nel comune dell’Aquila.

Maggiori dettagli nel documento completo:

Cresa – Effetti economici del terremoto dell’Aquila (Giugno 2009)

Analisi di Confindustria

Il documento sintetizza lo stato dell’economia abruzzese con alcune indicazioni, nelle ultime slide, sull’economia aquilana nel post-terremoto. Un’economia che, dalle attivita’ di ricostruzione, potrebbe trarre un forte impulso alla crescita, ma soltanto se correttamente indirizzata e con un forte coinvolgimento delle imprese locali (su quest’ultimo aspetto al momento abbiamo forti dubbi, avendone viste le premesse sui primi appalti)

Il documento completo:

Confindustria – L’economia abruzzese dopo il terremoto del 6 aprile (Luglio 2009)