5 maggio 2014, di Appello per L’Aquila – Se c’è un argomento in cui le mezze verità e la poca chiarezza sono veramente intollerabili, questo è la ricostruzione delle nostre scuole. Perché dalle scuole non solo riparte il nostro presente ma dovrebbero essere il segnale di speranza per il futuro dei nostri territori. Insegnanti, maestre, genitori, ragazze e ragazzi sono ancora costretti, a cinque anni dal sisma, a vivere in edifici provvisori (Musp) senza uno straccio di cronoprogramma per la ricostruzione di scuole vere, dignitose e sicure. Nelle settimane scorse abbiamo assistito all’avvilente scambio di accuse tra l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione (Usra) e il Comune. Un rimpallo di responsabilità da cui emergerebbe come il Comune non abbia nemmeno provveduto alla stesura dei progetti esecutivi e che circa 40 milioni di euro siano bloccati da un anno (!) per la mancanza di questi progetti. |
Una situazione gravissima anche tenuto conto che sull’argomento c’è stato l’impegno costante di comitati di insegnanti e genitori, a partire dall’esperienza di Oltre il Musp, oltre che di associazioni che in questi mesi hanno organizzato iniziative mettendo in campo proposte e cercando di incalzare l’amministrazione.
Per questa ragione abbiamo presentato un’interrogazione (leggi il testo) a cui dovrà essere data risposta in Consiglio comunale, visto che dei chiacchiericci a mezzo stampa siamo ormai stufi.
Se dovesse essere confermata la gravità della situazione crediamo che i responsabili politici non potranno far a meno di trarne le dovute conseguenze.
Appello per L’Aquila