Il tendone di Piazza Duomo

Ho potuto ascoltare il video che “linko” qui di seguito nel quale si vede e sente chiaramente un cittadino (aquilano?) che chiede a gran voce di eliminare il tendone posto a Piazza Duomo mesi fa. Subito dopo si sente il consigliere comunale Verini, al microfono gridare “SI, LO LEVEREMO!”.
Mi chiedo: come può un consigliere comunale dichiarare così animosamente che si prodighera’ per smontare quel tendone?
Per chi mi sta leggendo e non sa di cosa parlo chiarisco. Il centro dell’Aquila e’ tuttora inaccessibile e militarizzato. Piazza Duomo e’ invece accessibile, anche se solo per meta’. Per agevolare l’incontro dei cittadini e organizzare eventi, nel centro della Piazza e’ stato montato un tendone che da febbraio e’ molto frequentato. Vi si svolgono varie iniziative e, in più, molti cittadini vi si incontrano in assemblea il mercoledì sera e la domenica mattina e, durante la settimana, vi si riuniscono tavoli specifici di discussione.
A L’Aquila non ci sono spazi dedicati ai cittadini, spazi di socializzazione, di incontro, luoghi di discussione, intrattenimento o altro. Quel tendone e’ l’unico spazio ove possiamo incontrarci, lasciare volantini e manifesti per le iniziative, discutere, cercare di capirci qualcosa: in poche parole cercare di iniziare un processo di ricostruzione che parta dal basso.

Tutte le riunioni in assemblea sono aperte a chiunque, le discussioni sono partecipate e trasparenti, a volte difficili, spesso utili a cercare di essere, perlomeno, consapevoli di ciò che sta accadendo.
Ora c’e’ chi pensa che questo sia una vergogna e che i cittadini che si riuniscono debbano essere ostacolati il più possibile, per dare spazio, forse, ad una cerimonia che insignisca Bertolaso di cittadinanza onoraria, togliendo di mezzo chi, invece, a fatica, sta attuando un processo democratico per la partecipazione al processo di ricostruzione.

Per mesi siamo stati esclusi da qualsiasi decisione e questo ci ha gettato nella più profonda disperazione: non e’ possibile vivere in una citta’ distrutta e non sapere neanche che progetto si abbia per la ricostruzione. Badate bene, non solo dei palazzi, ma anche dell’economia.
L’Aquila e’ vuota, le persone non ci sono e qualcuno non può neanche sperare di rientrare se non ha almeno un segno di ripresa economica (o una casa – in molti non ce l’hanno e non l’avranno). Abbiamo più di 12.000 disoccupati e cassaintegrati, dovremo ripagare le tasse tra 51 giorni e restituire quello che ci e’ stato dato. Cioe’ tra 51 giorni, mentre l’economia langue, avremo tasse altissime (quelle normali più la quota di restituzione) che, tra l’atro, ripagheranno ciò che ci e’ stato costruito con danaro europeo e le donazioni degli italiani.
E allora sai che c’e’: smontiamo il tendone!
Tranquilli, noi non molleremo: andiamo verso la bella stagione, basta un prato per incontrarsi.
Per chi ancora non sa come sta L’Aquila guardi QUI: le foto sono state scattate nella mattinata di oggi nel cuore del centro storico.
Caro Verini, ti sei accaparrato voti e favori, e intanto L’Aquila muore. Dicci per favore cosa stai facendo oltre a prodigarti per la cittadinanza onoraria a Bertolaso.